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Sarà giudicato il 28 aprile con rito abbreviato il 19enne Lukas Saba accusato di omicidio volontario per la morte del suo amico e coetaneo Alberto Melone, avvenuta lo scorso 5 aprile in un appartamento a sua disposizione in piazza del Teatro, nel centro storico cittadino.

Il giovane, difeso dall’avvocato Gabriele Satta, si è presentato coi genitori. Ad accoglierlo fuori dall’aula anche qualche amico.

La mamma della vittima, appena incrociato lo sguardo di Lukas,  è scoppiata in lacrime. A consolarla, la madre del 19enne, che in tutti questi mesi ha sempre manifestato grande empatia per il dolore dei familiari e degli amici di Alberto Melone.

La vicenda: La sera nella quale avvenne l’omicidio, i due ragazzi avevano lasciato il bar dei genitori di Alberto insieme agli amici, ma prima di uscire, si erano intrattenuti nel monolocale che Lukas usava come punto d’appoggio quando faceva tardi. È stato proprio lì che è stato esploso il primo colpo di pistola. Una volta giunto dai carabiineri, Lukas aveva spiegato che si era trattato solo di un tragico incidente. “Eravamo seduti in cucina, stavamo bevendo”, aveva detto. “Stavamo giocando a puntarci la pistola, è partito il colpo, pensavo fosse scarica”, è sempre stata la sua versione.

Il colpo aveva perforato lo sterno, la trachea e l’esofago della vittima e si era fermato nell’aorta dopo aver provocato un gravissimo trauma emorragico a livello esofageo.

Notizia di riferimento: 

Omicidio ad Alghero, vittima un 19enne