Nonostante precedenti voci avessero affermato che i Consorzi di tutela non avrebbero partecipato al tavolo con la Giunta regionale, è arrivata la smentita: la riunione convocata dall’assessora Gabriella Murgia per domani alle 11 a Cagliari è confermata.

Lo apprende l’ANSA da fonti dell’assessorato dell’Agricoltura. Per fare il punto sulla situazione del comparto, sul prezzo del latte e sugli accordi firmati un anno fa in Prefettura a Sassari, parteciperanno i rappresentanti dei pastori, delle organizzazioni agricole, degli industriali e del credito.

Non lo mandano a dire i portavoce dei “pastori senza bandiera” che, secondo la loro opinione, il tavolo convocato dall’assessora Murgia rischia di diventare una “farsa”.

“Vediamo enormi rischi che il tavolo si trasformi in un rito inconcludente come si era visto per quelli regionali che avevano preceduto la protesta di febbraio 2019 – osservano – Il tavolo convocato dall’assessora Murgia verrà, infatti, disertato da alcuni degli attori principali della filiera con motivazioni che se non ci fosse da piangere farebbero ridere”.

“Ci siederemo a ulteriori tavoli solo se avremo chiaro che la politica regionale ha finalmente deciso di abbandonare le scorciatoie di contributi a pioggia inutili se non dannosi ma ha davvero intrapreso la strada della riforma della filiera. Altrimenti – spiegano – non ci resta che la piazza e la protesta e questa volta, visto che non ci fidiamo più, non sarà per un mese”.

In particolare al Consorzio del Pecorino Romano, “che ha inspiegabilmente messo in stand-by l’evoluzione del Piano di Regolazione del Pecorino Romano”, i pastori chiedono di “presentarsi ai tavoli e dire chiaramente che cosa vuol fare. Oilos e i tre Consorzi devono sedersi al tavolo a raccontare cosa stanno facendo in questo senso. La loro ignavia rischia di portare ancora più giù i prezzi già miserabili del latte”.

Per questo gli allevatori chiedono l’intervento del governatore Solinas: “Faccia sentire il peso della politica regionale e costringa gli interlocutori tutti a sedersi al tavolo per cambiare le regole e modificare una filiera barbara che affama i pastori”.

Latte, consorzi di tutela non andranno a tavolo Regione