air italy andrea mascia

“Perché il Consiglio regionale interviene su Air Italy solo ora, invece di sollevare le barricate ieri, lo scorso mese, lo scorso anno o 5 anni fa, quando ci fu appiccicato addosso l’aggettivo di esubero?”. Lo scrive Andrea Mascia, l’ex dipendente di Meridiana che protestò, per scongiurare il licenziamento di 1.634 lavoratori, salendo su una torre faro per 50 giorni. “Allora – scrive – ci dissero “lo vuole il Qatar”.

Cosa successe

Andrea Mascia, dipendente Meridiana (Ex compagnia aerea italiana e ora legata a Air Italy), insieme all’assistente di volo Alessandro Santocchini, erano saliti nell’ottobre 2015 su un traliccio dell’illuminazione alto quaranta metri vicino all’aeroporto di Olbia per protestare contro i licenziamenti annunciati dalla compagnia. I due avevano appeso alla torre un lungo striscione su cui sono scritti i 1.634 nomi dei lavoratori in esubero e «No ai licenziamenti».

Il commento di Andrea Mascia

Mascia affida le sue parole sulla liquidazione di Air Italy a Facebook. “È inconcepibile che in Sardegna, dove tanto si parla di insularità, vada in crisi la compagnia aerea di bandiera.
In 27 anni che ho lavorato in Meridiana non ho mai visto sinergia tra la Regione e la Compagnia. In questi cinque anni che ho trascorso lontano dai cieli Meridiana e da tanti colleghi ed amici, ho spesso pensato alle parole di uno dei numerosi pastori che sostennero la nostra vertenza: “Meridiana è importante per tutti i sardi perché porta nel mondo l’immagine della Sardegna e fa conoscere la bellezza della nostra terra e la qualità dei nostri prodotti”. Purtroppo noi sardi – conclude la nota – continuiamo a vedere il mare come un limite e non come la più grande opportunità di prosperità”.

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