“Uno Stato civile non può permettersi di tollerare le violenze gravissime che stanno segnando la quotidianità di chi lavora al Cpr di Macomer”. Lo afferma Eugenio Zoffili, deputato della Lega ed ex commissario del Carroccio in Sardegna, Presidente del Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, in merito ai recenti fatti accaduti a Mecomer a pochi giorni dall’apertura del Cpr.

“Aggressioni contro il personale sanitario, continue minacce, le risse tra i migranti trattenuti in attesa di rimpatrio – afferma Zoffili – rappresentano solo gli episodi più gravi di una situazione che necessita di una soluzione urgente. Questa mattina ho scritto personalmente una lettera al Ministro dell’Interno segnalando i fatti e chiedendo un pronto intervento per garantire maggiore sicurezza per il personale sanitario e tutti gli operatori che lavorano nel centro. Intanto – prosegue – , come Comitato Bicamerale Schengen, la nostra segreteria è al lavoro per prendere contatto con tutte le realtà coinvolte sul territorio, in vista di una visita ufficiale a Macomer che contiamo di organizzare al più presto.

Il nostro impegno è infatti quello di non lasciare soli i cittadini dei luoghi dove maggiori sono i danni connessi alla politica dei porti aperti, in un’ottica di collaborazione e ascolto tra istituzioni di vari livelli, Viminale compreso. Anche se, da quando Matteo Salvini non è più Ministro – conclude Zoffili – , diventa sempre più evidente come la difesa dei confini e l’efficenza dei rimpatri non siano più priorità per questo Governo”.