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“Una riunione inconcludente”. Così Copagri definisce la riunione tenutasi oggi con l’Assessore regionale Gabriella Murgia sulla questione della crisi del comparto ovocaprino.

Tramite comunicato stampa ufficiale, la Confederazione Produttori Agricoli spiega le delusioni avute dopo il vertice e incalza la Regione, che “ha competenza primaria in agricoltura”, di avanzare proposte “in grado di rimuovere i nodi strutturali del comparto”.

Di seguito, quanto riportato da Copagri nel comunicato stampa.

“Lasciando, dopo il suo intervento, la riunione convocata dall’assessore dell’agricoltura Murgia sul tema del latte ovicaprino, Pietro Tandeddu, responsabile nazionale del comparto, ha dichiarato: ‘Non possiamo accettare più riunioni che minano le più elementari regole che sono alla base di corrette relazioni sindacali e che tendono ad affossare una prassi consolidata in materia di rappresentanza, anche perché riunioni di un certo tipo non portano ad alcuna conclusione. Dopo decine di incontri, di carattere regionale, ministeriale, i tavoli prefettizi, l’assessore deve prendere atto che il tempo delle analisi è finito; la situazione è chiara ed è data, con riferimento all’industria privata, visto che la cooperazione definirà il prezzo finale ad approvazione dei bilanci, da un prezzo medio conguagliato per la campagna trascorsa di 74-75 centesimi/litro ed un acconto per quella in corso di circa 80 centesimi, al di sotto dei costi di produzione. Avevamo ben visto l’8 marzo rifiutando un meccanismo incomprensibile per la definizione del prezzo. E’ arrivato il momento che la Regione, che ha competenza primaria in agricoltura e che ha l’onere di governare, avanzi una proposta che abbia adeguate risorse, in grado di rimuovere i nodi strutturali del comparto; le proposte avanzate da più parti sono numerose. E non si parli di elemosine individuali, né di nuovi enti agricoli mangia soldi; si pensi piuttosto a rendere efficienti le agenzie esistenti.’

‘Questo non fa venire meno l’esigenza del rispetto degli impegni assunti dalla ministra Bellanova – aggiunge il presidente regionale di Copagri Ignazio Cirronis – Nessuno ha visto convocazioni dei tavoli annunciati dalla ministra all’ultimo tavolo nazionale; la bozza di decreto attuativo del registro telematico di registrazione del latte conferito, forse l’elemento più importante della legge, non viene portato al parere della Conferenza Stato – Regioni per resistenze evidenti e ingiustificate di lobby del comparto vaccino che temono ulteriori appesantimenti burocratici o meglio, l’allargamento della trasparenza. Ne’ è chiaro cosa si voglia fare dei 5 milioni originariamente destinati ad alleggerire i costi di credito dei pastori e che si è richiesto di riprogrammare. Così come il ministero dovrebbe farsi carico di convocare il tavolo per riaprire il confronto con il consorzio di tutela del pecorino romano sul piano di autoregolamentazione, modifica statuto e disciplinare, temi sui quali Copagri ha da mesi avanzato, al consorzio ed al ministero, puntuali proposte’.

 

Latte, incontro con assessore Murgia: Consorzi, pastori senza bandiere e Coldiretti grandi assenti