“Io in discussione? Mi sento sempre in discussione, anche quando vinco. Fa parte del nostro mestiere essere sempre sulla graticola. E allora lavoro sempre al massimo per cercare quello che ci serve: il risultato è la panacea di tutto”.

Così l’allenatore del Cagliari, Rolando Maran, ha risposto a una domanda alla vigilia della gara casalinga con il Napoli. Cagliari che non vince ormai da due mesi e che ha raccolto solo tre punti nelle ultime otto partite. “È stata una settimana particolare e complicata – aveva esordito Maran – c’è grande dispiacere per Pavoletti. Poi ci sono state tutte le inesattezze circolate. Tutto questo ha fortificato il gruppo, anche il presidente ci è stato sempre molto vicino in tutti i frangenti: dobbiamo dare un grande segnale. Così saremo aiutati dal nostro pubblico. C’è qualcuno che non ha voluto bene al Cagliari, invece sono sicuro che saremo in trincea con i nostri tifosi”. Domani alle 18 alla Sardegna Arena arriva il Napoli.

“Dopo una settimana così il Cagliari sa che deve fare una partita importante- ha continuato Maran – e straordinaria. È una grande opportunità anche se il Napoli è forte ed è dietro solo per caso. Dobbiamo essere bravi a fare la nostra partita e valorizzare quello che sappiamo fare: vero che concediamo troppo, ma siamo anche il sesto attacco del campionato. E nelle ultime cinque partite secondo le statistiche siamo secondi solo all’Atalanta per indice di pericolosità”. Le armi? “Servono cuore e coraggio”, ha concluso l’allenatore del Cagliari.