Attivare il servizio di consulenza genetica oncologica anche nell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari.

Lo chiede alla Giunta e all’assessore della Sanità, Mario Nieddu, la capogruppo del M5S Desirè Manca, attraverso una mozione depositata in Consiglio. Sinora questo tipo di prestazione è garantito solo nella Assl di Cagliari.

“La Regione dovrebbe impegnarsi affinché l’Unità di genetica dell’Aou di Sassari fosse dotata di strumenti e personale adeguato per dare lo stesso servizio ai pazienti a rischio di tumore credo familiare nel centro-nord dell’Isola”, dice la consigliera. Attualmente, ricorda, “solo l’ospedale Binaghi di Cagliari offre il servizio rivolto a pazienti affetti da tumori con specifiche caratteristiche (sede ed età di insorgenza, tipo istologico, presentazione sincrona o metacrona) e/o con familiarità per patologia neoplastica, a ai loro familiari a rischio”. Per Manca avere anche al centro nord un riferimento “aprirebbe la prospettiva di poter determinare il rischio individuale di neoplasia senza dover affrontare, anche dalle località remote della Nurra, del Logudoro, della Gallura ed anche della Barbagia, la cronica carenza di collegamenti della quale è affetta la nostra isola”.

“L’Ats non ha migliorato le condizioni dei lavoratori, ma neanche offerto ai cittadini sardi un servizio sanitario efficace ed efficiente: per questo auspichiamo che venga discussa al più presto una vera riforma del sistema sanitario che dia davvero risposte ai cittadini e ai lavoratori”. È quanto afferma Fulvia Murru, la segretaria generale della Uil Fpl Sardegna.

“La mobilitazione del personale è servita a svegliare i vertici dell’Ats – spiega la sindacalista -. Nell’incontro con il commissario e la dirigenza abbiamo portato sul tavolo negoziale le criticità che da anni i lavoratori lamentano. Siamo soddisfatti per l’apertura ricevuta e ci siamo lasciati con un cronoprogramma per analizzare e superare le varie criticità emerse”.

“La manifestazione ha fatto emergere le grandi difficoltà che i lavoratori hanno nell’erogare i servizi ai cittadini. Abbiamo chiuso sulla produttività 2018 e già da giovedì 20 saremo di nuovo presenti nel tavolo negoziale per chiudere tutte le altre partite che stanno a cuore ai lavoratori. Intanto, nell’attesa di una riforma più radicale e definitiva, vigileremo che gli impegni presi dalla dirigenza dell’Ats vengano mantenuti” conclude Murru.