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È iniziata l’ultima parte del progetto che prevede la bonifica della falda situata nella zona industriale di Portovesme. Lo ha annunciato l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, alla fine dell’assemblea in Assessorato con i rappresentanti delle aziende Alcoa, Enel, Eurallumina, Fintecna, Portovesme), dell’Arpas, della Provincia del Sud Sardegna, del Comune di Portoscuso e del Consorzio industriale provinciale Carbonia Iglesias (Sicip).

“Finalmente, dopo ben dieci anni, con la convocazione al Ministero dell’Ambiente il prossimo 18 marzo – spiega Lampis – si è avviata la fase finale e decisiva di approvazione del progetto definitivo di bonifica della falda della zona industriale di Portovesme”.

Cosa prevede il progetto? Si basa sul “barrieramento idraulico tra aziende, funzionale alla bonifica della falda dell’agglomerato industriale”, con l’uso di tre nuove linee di estrazione dalle falde sotterranee più quattro impianti per purificare le acque da metalli pesanti. Uno si trova vicino alle aziende Portovesme srl ed Eurallumina e due al Sicip. In questo modo, l’acqua così trattata potrà essere utilizzata una seconda volta negli stabilimenti.

“Per troppo tempo, quel territorio, fortemente penalizzato sotto il profilo ambientale, non aveva trovato adeguate risposte – ha sottolineato l’assessore – questa opera dimostra che anche in Sardegna si può fare industria rispettando e tutelando l’ambiente, patrimonio che per l’Isola rappresenta un vero biglietto da visita. Per raggiungere questo risultato, al termine di un impegnativo percorso tecnico-amministrativo, il ruolo di coordinamento e di sintesi svolto dall’Assessorato in questi mesi è risultato fondamentale”.