Protesta dei familiari e dei disabili quartesi per la carenza di parcheggi riservati. Un gruppo di familiari ha scritto al Sindaco di Quartu, Stefano Delunas, per chiedere l’intervento urgente del Comune: “Le scriviamo per segnalarle un fatto veramente increscioso che va a discapito di una categoria, quella dei disabili, già svantaggiata. Da molti anni i disabili a Quartu Sant’Elena attendono la realizzazione dei parcheggi riservati, ma ancora oggi non è possibile effettuare la delimitazione degli stalli riservati poiché il Comune non dà seguito all’ordinanza per l’esecuzione dei lavori già appaltati, poiché cambiano in continuazione le priorità”.

“All’ordinanza in questione – si legge nella lettera redatta da diverse famiglie, alcune delle quali hanno presentato domanda prima del 2016 – , la n. 143 del 28 novembre 2019 a firma del Dirigente del Settore Polizia Municipale e Protezione Civile, Mobilità e Traffico del Comune di Quartu Sant’Elena, ancora oggi non è stata dato seguito,forse perché i disabili non sono una priorità?”.

“A fine anno passato – proseguono i familiari e i disabili – , sembrava imminente l’avvio dell’ultima fase del nuovo piano della sosta a Quartu Sant’Elena, così almeno è stato riportato con grande enfasi nella stampa quotidiana locale: dopo la sistemazione delle strisce blu e di quelle bianche nei diversi quartieri della città ha preso il via l’atto finale dell’intervento che prevede la realizzazione parcheggi riservati ai disabili. In tutto – continua la lettera a Delunas -i nuovi spazi riservati ai veicoli al servizio di persone con limitate capacità deambulatorie, con obbligo di esposizione dell’apposito contrassegno previsto dall’art. 118 del Codice della Strada, saranno 119. Diverse di queste richieste sono state inoltrate presso gli uffici della Polizia Municipale addirittura nel 2016”.

“Signor Sindaco – avvertono -, da allora Lei ha chiesto ai propri concittadini disabili di avere pazienza perché il Comune non poteva eseguire le opere per mancanza di fondi nel Bilancio. Ora i fondi ci sono, ma degli stalli ancora non vi è traccia. I disabili , detentori di un diritto primario, non possono e soprattutto non devono essere posti in secondo – se non in terzo piano – rispetto alle priorità ordinarie: sono una priorità primaria. Siamo certi del Suo interessamento alla vicenda – conclude la lettera a Delunas – ma soprattutto siamo certi che interverrà in proposito, presso gli Uffici competenti, affinché venga risolta e superata questa incresciosa vicenda”.