La capogruppo del M5S Desirè Manca si esprime circa la mozione, di cui è prima firmataria e che è stata sottoscritta dai consiglieri del M5S Li Gioi, Solinas, Ciusa, e dai consiglieri di minoranza, che impegna la Giunta e l’assessore all’Istruzione a dare piena attuazione alla legge regionale n. 22 del 2018 e a presentare quanto prima in Aula la relazione sullo stato di attuazione delle norme: “Lingua sarda e identità culturale dei sardi, tanto lodate e celebrate dal Presidente Solinas nelle sue dichiarazioni programmatiche, sono cadute nel dimenticatoio. A quasi due anni dalla sua entrata in vigore la Giunta non ha ancora attuato legge regionale sulla Disciplina della politica linguistica, disattendendo le aspettative di chi credeva che finalmente la lingua sarda e catalana avrebbero ottenuto la tanto attesa dignità nelle scuole e negli uffici pubblici e che sarebbero stati attuati gli interventi di promozione del sassarese, gallurese e tabarchino”.

“La legge regionale sulla Disciplina della politica linguistica risponde ai principi di tutela delle minoranze linguistiche sanciti dalla Costituzione, dalla normativa europea e internazionale, ma anche dalle norme (quelle del decreto legislativo n. 16 del 2016) con cui lo Stato affida alla Regione Sardegna il compito di individuare un modello organizzativo regionale che preveda l’uso effettivo e la valorizzazione della lingua sarda. In particolare, si fa riferimento all’insegnamento della lingua sarda nelle scuole e all’istituzione di una rete di sportelli linguistici collegati che svolgano un’attività di coordinamento territoriale, i cosiddetti Ofitzios de su sardu”, recita la mozione.

“Ad oggi però la legge regionale risulta quasi completamente inattuata: non risultano attuati né il nuovo sistema di programmazione previsto e nemmeno la rete degli sportelli linguistici”, conclude Manca.