Sono 106 i comuni del Sud Sardegna che possono richiedere già da ora il servizio di irrigazione per la stagione 2020. L’unica condizione, quella principale, è che bisogna essere in regola coi pagamenti; infatti, chi non lo è, non potrà ricevere l’acqua.

È il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale (Cbsm) a divulgare la nuova notizia per i circa 30 mila utenti tra Muravera, Sant’Anna Arresi, tra Curcuris e Isili. “Può sembrare un provvedimento restrittivo – spiega il presidente del Consorzio Efisio Perra – ma stiamo semplicemente applicando quanto previsto da un regolamento irriguo del 2014. Negli anni precedenti, e in deroga al regolamento, è stata consentita una sorta di moratoria perché abbiamo voluto riconoscere la difficoltà in cui versa il comparto”.

L’obiettivo dell’anticipo della comunicazione è quello di poter offrire agli utenti un servizio migliore insieme a una attesa decisamente minore negli uffici consortili di San Sperate, San Gavino, Serramanna, Senorbì, Quartu, Iglesias, Siliqua, San Giovanni Suergiu, Masainas e Villaputzu, create, di solito, dalle corse all’ultimo minuto.

“A seguito delle recenti fusioni siamo diventati uno dei consorzi più grandi d’Italia – sottolinea Perra – e abbiamo la necessità di garantire ai consorziati il miglior servizio possibile, superando alcune difficoltà oggettive: la diminuzione di personale, la vetustà della rete irrigua e l’utilizzo di una strumentazione obsoleta. Negli ultimi mesi ci siamo concentrati su questi problemi, bandendo dieci concorsi a tempo indeterminato, ottenendo finanziamenti per lavori di sistemazione idraulica e presentando schede progetto per 100 milioni di euro per infrastrutturazioni, manutenzioni straordinarie e installazione di nuovi misuratori”.