La quarantena si fa in Sardegna: “Il Coi, Comando Operativo Interforze ha deciso: la base aerea di Decimomannu sarà dedicata alla quarantena per il Sud Italia e le Isole. La direttiva appena emanata individua la base sarda per la gestione nazionale delle misure precauzionali da adottare per l’emergenza COVID-19, ovvero Coronavirus”. Lo afferma Mauro Pili, leader di Unidos, in merito alle misure precauzionali prese dal Governo Conte.

“La direttiva del Comando Operativo di Vertice Interforze guidato dal generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano (sempre lui!) è la diretta conseguenza della decisione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, d’intesa con il Capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli.

Pili, che ha avuto il documento, spiega che: “Alla base della direttiva vi è quella che viene definita ‘una emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale’ ed è per questo motivo, è scritto nella direttiva,”è necessario e urgente rafforzare le misure di sorveglianza sanitaria” visto “il notevole incremento dei casi e dei decessi. Con la disposizione si dispone il blocco dell’ invio e il rientro dai teatri operativi di tutto il personale fino a nuovo ordine. Tutto questo – prosegue Pili – per disporre, sostengono al Coi, uno screening per la movimentazione dei militari compresa la procedura del tampone e l’eventuale quarantena”.

Afferma il leader di Unidos: “Per il nord Italia il COI ha previsto utilizzo della base logistica di Colle Isarco dell’esercito che mette a disposizione anche quella di Roccaraso per il centro Italia, mentre per il Sud e le isole saranno utilizzate le basi per la scuola volontari di Taranto, di Trapani Birgi e quella sarda di Decimomannu. Secondo la direttiva del Coi è necessario bloccare al massimo la possibilità di movimento dei militari e del personale civile della difesa da e verso le aree oggetto di provvedimenti restrittivi nelle regioni già coinvolte dall’epidemia. Per questa ragione – continua Pili – e senza perdere altro tempo vanno bloccate le esercitazioni e le attività militari nei poligoni sardi a partire da quelle previste domani nel poligono di Teulada con l’utilizzo massiccio gli uomini e soprattutto di un imponente arsenale bellico destinato ad essere esploso contro la costa sarda. La decisione di destinare la base di Decimomannu a centro per la quarantena appare non solo illogico e irrazionale ma destituito di ogni fondamento proprio per le condizioni insulari dell’isola che l’hanno resa sino ad oggi, fortunatamente o per miracolo, immune da casi di coronavirus”.

“Solo ipotizzare che una base sarda possa essere utilizzata per trasportare e dislocare soggetti da sottoporre in quarantena lascia comprendere una superficiale valutazione che mal si concilia con il buon senso e il senso di responsabilità. Trasformare le basi militari in quarantenari – conclude Pili – significherebbe ancora una volta considerare la Sardegna come luogo di isolamento confermando l’atavica visione dell’ isola come una colonia di Stato. La stessa direttiva del COI è poi palesemente illegittima anche perché tale decisione, ricadendo nella sfera del governo della sanità di competenza regionale, deve avere l’autorizzazione della stessa regione sarda. Voglio sperare che tra i tanti salamelecchi della Regione allo Stato non ci sia stato anche il via libera a questa malsana decisione”.