Stop al sit-in dei sindaci dell’Ogliastra alla sede dell’assessorato alla Sanità di Cagliari. Le motivazioni? La concomitanza dell’incontro convocato dalla Protezione civile sull’emergenza coronavirus.

I sindaci hanno avuto comunque modo di confrontarsi sui temi della sanità territoriale con l’assessore Mario Nieddu. Un incontro che hanno definito deludente: all’appello manca ancora l’ultimo passaggio per l’apertura del reparto di emodinamica all’ospedale di Lanusei e nessuna soluzione è stata prospettata contro la carenza di medici e infermieri nel nosocomio ogliastrino.

“Non abbiamo portato a casa nessun risultato ma cercheremo di avere pazienza e di tenere calmi i nostri cittadini – spiega il sindaco di Lanusei e presidente della conferenza socio-sanitaria Davide Burchi – Per quanto riguarda l’emodinamica che doveva aprire ai primi di gennaio, scopriamo che manca un passaggio in Consiglio regionale che dovrà dare l’interpretazione autentica su alcuni dettami della riforma della rete ospedaliera: è previsto il servizio hub and spoke con Cagliari, ma non si capisce se sia previsto anche con l’ospedale di Nuoro. Per il Pronto soccorso ci hanno spiegato che riusciranno a chiudere i turni nelle prossime settimane, ma si naviga a vista. Per l’assunzione del personale, compresi i dirigenti medici, bisogna aspettare la procedura dei concorsi, che ci hanno assicurato proveranno a snellire il più possibile”.

Parla di un incontro “interlocutorio e non risolutivo” anche il sindaco di Tortolì Massimo Cannas, che si dice comunque fiducioso.

“Emodinamica deve aprire quanto prima e i reparti devono poter funzionare al meglio – ribadisce il primo cittadino – Gli impegni sono stati assunti, ma ricordiamo che c’è un Pronto soccorso con diversi problemi di personale, e in un reparto che fa 16mila accessi all’anno non è pensabile”. Durante l’incontro sono state consegnate all’assessore Nieddu 14mila firma raccolte dall’associazione “Tutti uniti per l’ospedale ogliastrino” a sostegno della battaglia per il diritto alla salute.