Condanna di 6 anni di reclusione per Vittorio Maria Loriga, il notaio cagliaritano accusato di peculato per essersi impossessato di soldi che riceveva dai clienti per pagare imposte sugli atti da lui redatti.

Si è chiuso così, con l’accoglimento delle richieste del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, il processo in abbreviato nei confronti dell’anziano professionista, difeso dagli avvocati Massimiliano Ravenna e Pierluigi Meloni.

Il Gup del Tribunale Roberto Cau, che ha anche inflitto due anni e otto mesi, con pena sospesa, all’avvocata Ornella Calorio, collaboratrice del notaio.  La Procura contestava 150 casi di peculato per un totale di circa 600mila euro di imposte che il notaio avrebbe ricevuto dai propri clienti tra il 2010 e il 2013 senza però versarli all’Agenzia delle Entrate. Per alcuni degli episodi finiti nel fascicolo processuale Loriga è stato assolto. A rappresentare in aula l’avvocata Calorio c’era il legale Massimo Melis, mentre le parti civili si sono costituite con gli avvocati Ivan Sanna, Emanuele Lai, Alessandra Borrodde, Gianpaolo Secci, Mirko Polli, Marco Fanni, Marco Cuccu, Dina Mereu, Giorgio Concas e Grazia Savona.