Alimenta la guerra in Siria occupando militarmente il territorio di uno stato sovrano, caccia i curdi dalle loro abitazioni, offre sostegno e protezioni ai terroristi di al Qaeda a Idlib e in altre zone del paese, crea ad arte nuove ondate di profughi e ora minaccia l’occidente aprendo le frontiere della Turchia con la Grecia per riversare in Europa migliaia di rifugiati, considerati come semplice strumento di pressione politica. Dalla Germania, intanto, arriva un retroscena interessante: Erdogan apre le frontiere perché vuole altri soldi dall’UE che, udite udite, sarebbe disposta ad accontentare il Sultano.

Intanto Il rappresentante della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, nel corso della sessione del Consiglio di sicurezza, ha spiegato in poche parole la situazione nella provincia siriana di Idlib, dove negli ultimi giorni si è verificata un’escalation di tensione con la Turchia: “Negli ultimi mesi, i terroristi che hanno preso Idlib, principalmente il gruppo terroristico Hayat Tahrir al Sham, hanno aumentato drasticamente gli attacchi contro i civili degli insediamenti vicini e contro l’esercito siriano”.

di Alessandro Aramu (giornalista e Direttore di Sponda Sud)