Via libera unanime del Consiglio regionale a una legge che stanzia cinque milioni di euro per incrementare di 190 unità il numero di borse di studio nelle scuole di specializzazione medica.

Il provvedimento entrerà in vigore già da questo anno accademico, è la sintesi di cinque proposte di legge e tiene conto del fatto che “nei prossimi anni – si legge nella relazione dei proponenti – mancheranno nella sanità sarda centinaia di specialisti e questo potrebbe pregiudicare il diritto dei sardi alle cure e all’assistenza sanitaria”.

La norma prevede alcuni requisiti: possono accedere ai contratti aggiuntivi i medici che siano stati residenti in Sardegna per almeno dieci anni anche non continuativi e non abbiano già beneficiato di un contratto di formazione specialistica finanziato dalla Regione. Inoltre, il medico assegnatario del contratto si impegna a prestare la propria attività lavorativa per cinque anni dal conseguimento della specializzazione negli enti del servizio sanitario regionale. Un modo, ha spiegato Annalisa Mele (Lega), per evitare l’esodo dei medici fuori dall’Isola. Per Francesco Mura (FdI) “la proposta approvata va nella direzione di dare una risposta concreta a un’emergenza regionale”.

Per Francesco Agus (Progressisti), “abbiamo dato più forza a una legge che risale al 1992 e che rischiava di limitare l’ingresso dei sardi nelle scuole di specializzazione”.