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Nell’ateneo di Cagliari lo stop alle attività, inizialmente previsto solo per le attività didattiche frontali, si estende anche alle esercitazioni pratiche e di laboratorio, seminari, stage, tirocini curriculari anche fuori sede e gli esami di profitto e gli esami finali eventualmente programmati sino al 15 marzo 2020 compresi.

Si tratta delle nuove misure di contrasto al coronavirus contenute nel decreto firmato dalla Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, al termine di una giornata di verifiche e approfondimenti e in conformità con il DPCM emanato dal Governo.

L’arresto delle attività didattiche però vede delle eccezioni: non rientrano infatti nella sospensione i corsi post-universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica. Esclusi anche tirocini ed esercitazioni in ambito medico sanitario, per i quali sarà responsabilità della Facoltà di Medicina programmare tempi e modalità delle attività stesse in osservanza delle misure igienico sanitarie previste dall’allegato 1 del DPCM del 4 marzo 2020, fatte salve in ogni caso le decisioni delle autorità sanitarie preposte.

Bloccato solo parzialmente invece l’uso delle aule studio e delle Biblioteche: per queste restano attivi i servizi, ma l’ingresso degli utenti nelle strutture verrà controllato, con l’obiettivo di evitare affollamenti.

Nessun limite alle attività di ricerca sia a livello di Ateneo sia a livello di Facoltà, di Dipartimento e di struttura organizzativa; esenti dallo stop anche i servizi tecnici e amministrativi, che rimarranno regolarmente aperti al pubblico.

Si raccomanda tuttavia agli studenti di recarsi negli edifici universitari solo per esigenze e attività non differibili previo appuntamento. Tutti gli eventi, le manifestazioni, le attività convegnistiche, congressuali, seminariali e le uscite didattiche sono sospesi fino al 15 marzo 2020 compreso“, si legge nel comunicato dell’Ateneo cagliaritano.

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