porto di olbia denuncia scarsi controlli

Controlli inadeguati su arrivi via mare

“Immediata risoluzione delle problematiche che non permettono, nel momento di massima crisi, un controllo accurato – con le tecnologie più appropriate e con una mappatura totale di chi entra e di chi esce dall’Isola, i motivi del viaggio e i suoi spostamenti recenti – negli aeroporti e soprattutto nei porti della Sardegna”. E’ la richiesta di aiuto lanciata da Anci Sardegna e tutti i sindaci sardi.

“In Sardegna esistono un gran numero di seconde case di proprietà di nostri concittadini residenti fuori. Come segnalano i sindaci dei comuni costieri, in gran numero si stanno trasferendo in Sardegna anche dalle regioni finora più esposte al coronavirus, oppure arrivano per motivi di lavoro”. Il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, denuncia l’arrivo massivo sull’Isola di persone provenienti da zone particolarmente colpite da coronavirus. Deiana fa notare che a oggi sussistono ancora le problematiche circa i controlli nei porti e negli aeroporti sardi.

“Alla comunità sarda – conclude Deiana – poco importano i conflitti di attribuzione e di competenze fra Stato e Regione: vi chiediamo di sedervi tutti intorno a un tavolo e trovare una soluzione a partire dalle prossime ore”.

Sbarchi massivi dal Nord Italia verso seconde case in Sardegna

In tanti dalle regioni del Nord stanno arrivando in Sardegna nelle seconde case, e non ci sarebbe nulla di male se non fosse che “il monitoraggio dei passeggeri è stato attivato nel solo scalo di Cagliari”, come dichiara l’autorità portuale del mare di Sardegna, perchè “non risultano, al momento, richieste da parte del Dipartimento regionale della Protezione Civile per gli altri tre scali portuali”.

Significa che solo nel porto di Cagliari è operativo il termoscanner e a tutti i passeggeri viene rilevata la temperatura corporea, mentre in tutti gli altri porti non è ancora stato installato.

“Serve a poco bilanciare denari pubblici di sostegno al settore turistico in Sardegna, se poi, causa l’emergenza sanitaria, non esiste un controllo serio, peraltro non molto difficile vista l’insularità che si rivela una ricchezza”, commenta Gianfranco Scalas, leader di Fortza Paris.

“Se fosse vero, come da tempo circola la notizia, che stanno arrivando sull’Isola i proprietari di seconde case, forse c’è qualcosa che stride con l’emergenza sanitaria e le norme di prevenzione. Se vogliamo davvero aiutare il turismo garantiamo una Sardegna sana”, chiosa Scalas.