Si chiama Exscalate4CoV (E4C) il nuovo progetto di ricerca per comprendere meglio il Covid 19 e per la ricerca di farmaco antivirale, elaborato da un Network internazionale guidato dalla Dompè Farmaceutici e che vede la collaborazione di Cineca e altri gruppi di ricerca europei.

Tra questi spicca anche un team italiano dell’Università di Cagliari, quasi esclusivamente al femminile, con a capo Enzo Tramontano, docente di Microbiologia e virologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente.

Come si legge sul sito dell’Ateneo cagliaritano, il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e ha lo scopo non solo di comprendere meglio il coronavirus, ma anche quello di contribuire a una gestione dei pazienti positivi molto più efficace e di poter dare una risposta adeguata e veloce a emergenze di sanità pubblica, proprio come quella che stiamo affrontando.

“Il progetto in cui sono coinvolti i ricercatori dell’Ateneo sardo” si legge sul sito di Unica “insieme ai colleghi virologi dell’Ospedale Spallanzani e dell’Università Cattolica di Lovanio, ha superato la selezione per accedere al budget complessivo di 10 milioni di euro messo a disposizione per sostenere alcuni progetti di ricerca di altissima qualificazione in tutta Europa”.

È per noi un grande onore essere coinvolti in questo network di eccellenza – dichiara Tramontano – Metteremo a disposizione tutto il nostro expertise virologico e tutta la nostra capacità nel campo dello sviluppo di farmaci antivirali per poter raggiungere, nei tempi più brevi possibili, un risultato che possa contribuire ad una risposta efficace in un momento così delicato”.

Sogno un mondo in cui la ricerca scientifica sia valorizzata e finanziata per l’avanzamento che permette alla conoscenza – dichiara la Rettrice dell?università di Cagliari, Maria Del Zompo. “Vorrei anche che il rispetto per i ricercatori e le ricercatrici venisse sostenuto per il lavoro che fanno ogni giorno nel nome di un progresso legato alla conoscenza”.

In poche parole, il team dell’Università di Cagliari dovrà “studiare il meccanismo di azione delle molecole identificate, indagare i meccanismi di farmaco-resistenza, identificare i determinanti molecolari delle interazioni tre le molecole ed i bersagli virali e verificare l’effetto delle molecole identificate sui diversi Coronavirus, allo scopo di poter intervenire non solo sull’epidemia in corso, ma mettere a disposizione della comunità un armamentario farmaceutico utilizzabile anche in futuro“.