Coronavirus, Cagliari: NAS sequestrano container di mascherine e dispositivi

Importante sequestro da parte dei Carabinieri del Nas di Cagliari di un container carico di mascherine e DPI, i dispositivi di Protezione Individuale per gli operatori sanitari, oggetto ad una compravendita tra privati.

Niente di irregolare è bene precisarlo, ma il carico, del valore di circa 300mila euro è stato sequestrato per necessità di Protezione civile a seguito delle disposizioni nazionali sulla gestione dell’emergenza Covid-19.

I militari del Comando carabinieri del Nas e del Comando Provinciale carabinieri di Cagliari, hanno avviato un’attività di monitoraggio sulle aziende operanti in Sardegna in possesso, o in grado, di produrre i Dispositivi Protezione Individuale, indispensabili per consentire il prosieguo in sicurezza delle attività finalizzate al contenimento del fenomeno epidemiologico.

Così i carabinieri hanno individuato nell’area di stoccaggio del porto canale di Cagliari un container contenente un considerevole quantitativo di D.P.I. destinati per la rivendita ad una farmacia all’ingrosso di Genova.

Ieri il Prefetto di Cagliari, Bruno Corda, su richiesta della Regione Sardegna, preso atto delle risultanze degli accertamenti svolti dai carabinieri del Nas di Cagliari e dell’indispensabilità del materiale per le strutture sanitarie della Regione sarda nella gestione dell’emergenza del Coronavirus, ha disposto di acquisire il materiale mettendolo nell’immediata disponibilità dell’Autorità regionale.

Il provvedimento è scaturito da indifferibili ed urgenti necessità di sicurezza pubblica connesse alla salvaguardia della vita e della salute, considerata altresì la condizione di insularità del territorio sardo che ne aggrava ulteriormente il reperimento.

La sinergia tra la Prefettura, la Regione Autonoma della Sardegna e l’Arma dei Carabinieri, dei Nas di Cagliari e di Genova, ha permesso quindi di acquisire i predetti dispositivi sanitari, consentendo alle strutture preposte di implementare il materiale di consumo in uso presso le strutture di protezione civile ed ospedaliere impegnate per far fronte all’emergenza epidemiologica in Sardegna.

Il container con il materiale verrà ora trasferito alla Protezione Civile della Sardegna.

Il materiale sequestrato verrà regolarmente pagato dallo Stato all’Azienda produttrice.

Notizia successiva:

Coronavirus, Solinas ci ripensa: “Mascherine e dispositivi restano in Sardegna”