“Restate a casa il più possibile”. È un appello al senso di responsabilità quello rivolto da Nicola Di Bari a tutti i sardi.

Il cantautore pugliese, dalla sua casa milanese dove vive con la moglie Agnese e i figli, ha voluto inviare un videomessaggio attraverso il suo amico, il musicista e professore cagliaritano Lucio Tunis, di cui è stato ospite all’interno delle manifestazioni all’insegna del revival “Serata d’autunno” e “Sull’onda dei ricordi” sul palco dell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari.

“Ho dei ricordi bellissimi legati a questa terra e ai sardi – ha detto il cantante all’ANSA- a cui sono legato da un affetto profondo. Non vedo l’ora di tornare in Sardegna, lo farò appena la situazione lo permetterà. Considero i sardi miei amici. Per questo mi son permesso di inviare il messaggio.

E’ un sacrificio che dobbiamo fare tutti”. Classe 1940, l’autore di brani di grande successo come “Il cuore è uno zingaro”, “La prima cosa bella”, “Vagabondo”, ha sottolineato: “Anche io sono blindato in casa e con il desiderio di uscire. Ma rispettiamo le regole e vedremo che tutti insieme ce la faremo. Forza Sardegna, forza Italia”.

E alla Sardegna sono legati momenti importanti della sua carriera artistica. “Il 45 giri Amore non farmi piangere più, per la mia prima apparizione RAI lo registrai nel 1964 in Sardegna, a Capo Boi, sulla costa sud orientale – rievoca- nello scenario di un mare blu e una distesa di sabbia candida. E’ stata una settimana da favola grazie alla bellezza dei paesaggi e la straordinaria ospitalità e simpatia dei sardi. Tra me e la Sardegna è stato amore a prima vista”.