“La nostra base rimarrà qui fino alla partenza per la Nuova Zelanda. E continueremo la preparazione a Cagliari in vista degli appuntamenti per la 36/a America’s cup”. È il messaggio lanciato da Luna Rossa dopo l’annullamento delle World series in programma a fine aprile proprio nel capoluogo. Una decisione che invece è stata forse determinante per l’addio alla Sardegna dei britannici di Ineos, anche loro con base a Cagliari al molo Sabaudo.

“Ci stavamo preparando all’evento da più di due anni con il massimo impegno – spiega Luna Rossa sui social – e speravamo di poter regatare davanti a tutti nostri supporter nelle acque di Cagliari, città che ci ospita con tanto calore e di cui ci sentiamo parte integrante. Nonostante questo manteniamo alta la concentrazione e continuiamo il nostro percorso con grande dedizione e passione per essere pronti al meglio per disputare le sfide che ci aspettano in vista della 36/a America s’Cup”.

Comune vicino al team. “So che il management di Luna Rossa ha proposto in ogni modo un’altra data possibile – spiega il sindaco Paolo Truzzu – Luna Rossa resterà a Cagliari e potrà restare fino a che lo vorrà e non escludo che ci possano essere, nei mesi prossimi, iniziative sportive e agonistiche. Per noi, Luna Rossa è Cagliari, un team che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare lungo tutti questi mesi di lavoro appassionante”. Tutti uniti. “Ringrazio particolarmente Max Sirena, team director e skipper di Luna Rossa – conclude Truzzu – Max è a tutti gli effetti un cittadino cagliaritano e spero che possa rientrare in città da vincitore della prossima Coppa America. Lo auguro a lui, a tutto il team, agli sponsor, all’Italia e anche, permettetemelo, a Cagliari, sua città adottiva”.