La deputata del Movimento Cinquestelle, Mara Lapia, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Nuoro, con il quale chiede che si accerti quanto segnalato dagli operatori sanitari dell’ospedale San Francesco di Nuoro, dai sindacati e dalla stessa deputata con numerosi solleciti e richiami alla dirigenza dell’Azienda Socio Sanitaria Locale nuorese, dell’Assessorato della Sanità e della stessa Giunta regionale.

La parlamentare sarda ricostruisce quanto finora accaduto e le ripetute richieste di dotare il personale di tutta l’Isola dei dispositivi di sicurezza quando ancora non si erano registrati casi di Covid-19 in Sardegna. “Nulla si è mosso per giorni, nè sono state date comunicazioni tempestive, chiare e formali al personale riguardo alle disposizioni urgenti e ai protocolli da adottare” accusa Lapia.

“Gli operatori sono stati letteralmente abbandonati e non si è corso ai ripari neanche quando ci sono stati 16 contagi nel giro di poche ore”. Nel frattempo, ricorda la deputata, l’assessore della Sanità dichiarava ai giornalisti che la situazione a Nuoro era sotto, così come ora afferma che gli operatori sanitari sardi sono stati dotati dei dispositivi di sicurezza. Certamente non le mascherine necessarie per tutelare chi lavora indefessamente in prima linea. Magari si riferiva al bavaglio che sta cercando di metter loro perché non si sappia in quale situazione sono costretti a lavorare. L’assessore leghista in questi giorni ripete alla stampa che chi ha sbagliato nella gestione dell’emergenza, pagherà. E’ sufficiente che cerchi uno specchio per trovare il principale responsabile”.

“Dalla Protezione civile nazionale non è arrivato quasi nulla del fabbisogno di dispositivi di protezione individuali già indicato dalla Sardegna”. Lo denuncia l’assessore della Sanità Mario Nieddu, anche replicando alla deputata del Movimento Cinquestelle Mara Lapia che oggi ha presentato un esposto alla Procura di Nuoro sulla carenza di mascherine e altri dpi anti Covid-19 per gli operatori sanitari dell’ospedale San Francesco. “La mancanza da lei lamentata è dovuta – spiega Nieddu – al fatto che la protezione civile e quindi il governo che Lapia sostiene in Parlamento, non ha mandato praticamente nulla alla Sardegna, se non un carico di mascherina in carta velina”.

Quindi, aggiunge l’esponente della Giunta Solinas, “sarebbe tempo impiegato meglio se la parlamentare, anziché insultare l’assessore, lavorasse perché nell’Isola arrivi ciò di cui c’è necessità”. Di sicuro anche di un maggior numero di tamponi. “Più ne facciamo, più abbiamo la possibilità di individuare i portatori sani e abbattere la circolazione virale”, dice infatti Nieddu. Che ammette: “Ancora non possiamo ipotizzare quanti siano i portatori sani in Sardegna”. Ricorda che a livello mondiale sono stati quantificati da chi ha fatto la rilevazione epidemiologica tra il 12/15% e il 33/35% della popolazione. E’ possibile che anche l’Isola rispetti in proporzione questo parametro. “Ma ancora non lo sappiamo”. E’ certo però, conclude l’assessore, “che l’onda sta montando e stiamo cercando di reggere l’urto”.