Il Governatore Solinas, dopo aver invocato l’aiuto di S. Efisio e aver fatto colorare la facciata del palazzo della Regione Autonoma di bianco, rosso e verde, ora invoca la discesa della Brigata Sassari nelle strade per impedire a pericolosi runners e a temibili tziedos cun su cane a ziru di girare liberamente per città, parchi e campagne deserte da giorni.

Intanto il 50% dei contagi in Sardegna è negli ospedali, perché qui mancano mascherine, guanti, detergenti adeguati, tute, oltreché posti letto e qualsiasi altra cosa. Mancano perché Solinas e il suo compare politico Nieddu non hanno mantenuto le promesse di ripristinare un servizio sanitario efficiente smantellato da un’altra fantastica accoppiata di avventurieri: Pigliaru-Arru.

In tutto questo 3mila trasfertisti della Saras che dal 20 febbraio fino a tutta la prima settimana di marzo, hanno iniziato il loro esodo verso la Sardegna Il 9 marzo, sono esentati (per specifica dello stesso Solinas) dall’Ordinanza n. 5 del 09.03.2020 con la quale si imponeva l’isolamento fiduciario a tutti quelli “che abbiano fatto ingresso in Sardegna nei quattordici giorni antecedenti alla data di emanazione della presente ordinanza”.
Infatti il giorno seguente (10 marzo) il Presidente specificava che la stessa ordinanza non si applica ai seguenti casi: spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità, obblighi connessi all’adempimento di un dovere (ecc…)

Nella giornata di ieri (19 marzo), alle ore 14:13, la redazione di Cagliaripad ricontatta un hotel nel centro di Sarroch, apprendendo che l’hotel è in quarantena preventiva da quando uno dei 19 lavoratori Saras ospiti in struttura ha manifestato sintomi da Covid-19.

A fronte di tutto questo e degli incredibili ritardi dovuti alla mancanza di controlli agli aeroporti e soprattutto ai porti (fino al 14 marzo veri e propri colabrodo di potenziali vettori del virus) e al mancato necessario allontanamento dei non residenti provenienti dalle zone rosse, mi chiedo: cosa te ne fai della Brigata Sassari Solinas, oltre a farla marciare per le strade a caccia di corridori campestri e signori coi cani? Circondi gli ospedali sardi e tutto il Sulcis, metti sotto assedio i paesini come S. Teodoro che in pochi giorni sono stati affollati da 6000 non residenti sospetti?

Spero di sbagliarmi, ma pagheremo cara questa mollezza, questa ignavia, questa maniera medievale e subalterna di affrontare l’emergenza dovuta al covid-19.

L’opinione di Cristiano Sabino