“Se il governo italiano va verso la nazionalizzazione della compagnia di bandiera, anche la Regione Sardegna può assumere decisioni drastiche per contrastare una situazione straordinaria”. È quanto afferma Gianluca Langiu, segretario territoriale della Fit Cisl.

E continua, “Air Italy continua la sua corsa inesorabile alla liquidazione e annuncia il bando di vendita a mezzo stampa”. Langiu, quindi, chiede che “la Regione porti a compimento i ragionamenti fatti e doti la Sardegna di una solida realtà di trasporto aereo”.

“Serve coraggio per promuovere le nostre eccellenze, garantire l’inalienabile diritto alla mobilità dei sardi e non disperdere il patrimonio di figure professionali presenti sul territorio”, conclude.

Concordi anche Uil Trasporti, e Elisabetta Manca, referente per il Centro Nord Sardegna. “Mentre i limiti del libero mercato sono messi a nudo, si comprende la necessità per l’Italia di dotarsi di un asset strategico che non può essere abbandonato, come dimostra la crisi attuale”, è la base della sua riflessione.

“La presa di coscienza del governo di avvalersi di una compagnia di bandiera forte per evitare l’isolamento del Paese è corretta – afferma Manca – e può trasformare un momento drammatico in un’opportunità per creare un grande vettore di riferimento”. Uil Trasporti chiede al presidente Solinas, di “preservare una realtà industriale che per 56 anni è stato il vettore di riferimento dell’isola”, e di “non perdere la possibilità di dotarsi di un asset assolutamente necessario per garantire il diritto alla mobilità dei sardi”.