Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rifiutato il draft preparato nonostante gli sherpa italiani avessero ottenuto quasi tutto, compresa l’eliminazione di qualsiasi riferimento al Mes”, dopo la videoconferenza avuta coi leader europei.

“Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico strumenti elaborati in passato, costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici e tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi?”, dichiara Conte nei confronti dei leader dell’Europa. “Se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato allora voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l’Italia non ne ha bisogno”, ha aggiunto.

L’Italia – ha spiegato Conte – “ha le carte in regola con la finanza pubblica: il 2019 l’abbiamo chiuso con un rapporto deficit/Pil di 1.6 anziché 2.2 come programmato”.

Ha quindi concesso all’Europa dieci giorni “per trovare una soluzione che sia adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo”, è il messaggio di Conte all’Europa che fonti di Palazzo Chigi hanno diffuso.

E propone, in accordo con Pedro Sancez, presidente della Spagna, di istituire una sorta di gruppo di lavoro formato da “cinque” capi di stato o di governo europei per la formulazione di una proposta di risposta comune.

“Per la protezione dell’economia il G20 deve fare ricorso a tutti gli strumenti di politica fiscale e monetaria e le risposte nazionali devono essere coordinate, aumentando così la loro efficacia”. Lo ha detto, in video conferenza con il G20, il premier Giuseppe Conte. Il premier, sul fronte sanitario ha spiegato come “il coordinamento e la cooperazione vanno assicurati sulla ricerca, sulle terapie e sulla fornitura di kit sanitari laddove c’è maggiore necessità”.

Il G20 sceglie di mettere 5.000 miliardi di dollari nell’economia mondiale per superare l’impatto “sociale, economico e finanziario” del coronavirus. E’ quanto si legge in una nota del G20 al termine del vertice in videoconferenza.