Dopo quasi sei mesi agli arresti domiciliari, torna libero Antonio Onorato Succu, 60 anni, sindaco di Macomer e primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Francesco di Nuoro, finito al centro dell’inchiesta, denominata Ippocrate, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Oristano, sui presunti concorsi pilotati e sulle presunte assunzioni interinali alla Assl di Oristano.

A darne notizia sono i quotidiani locali. La Gip di Oristano, Annie Cecile Pinello, ha accolto l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dai legali del professionista, Guido Manca Bitti e Roberto Olla. Il primo cittadino, esponente del Partito dei Sardi, era stato sospeso dall’incarico il 4 ottobre scorso in virtù della legge Severino, dalla Prefetta di Nuoro Anna Aida Bruzzese.

Nei prossimi giorni Succu potrebbe tornare a esercitare la sua carica di sindaco (dalla quale non si era mai dimesso), ma il Gip impone il divieto di svolgere incarichi direttivi in seno all’Ats per un anno, quindi per il momento resta sospeso dal ruolo di primario al San Francesco di Nuoro. Potrà però tornare in corsia.

L’inchiesta aveva coinvolto complessivamente 19 persone. Tra questi, restano ancora ai domiciliari Augusto Cherchi, 58 anni di Bosa ex primario a Oristano ed ex consigliere regionale del Partito dei Sardi, e Salvatore Mannai 46 anni di Silanus capo degli infermieri del reparto Ginecologia a Oristano.