I suggerimenti ai tempi del Covid19 del dottor Giuseppe Zanzurino, neuropsicologo specializzato nei disturbi specifici dell’apprendimento.

L’emergenza Covid-19 ha letteralmente stravolto le metodologie didattiche del nostro paese. Tutti i docenti si son ritrovati costretti ad un approccio immediato e massivo verso le nuove tecnologie ed anche i ragazzi, sebbene loro avessero sicuramente una maggiore familiarità con gli ambienti digitali.

Per gli studenti con un Disturbo specifico dell’apprendimento cosa ha comportato questo cambio nella didattica?

Nella  pratica per i DSA questi cambiamento è  stato forse meno rilevante e soprattutto meno traumatico rispetto al resto della popolazione studentesca essendo loro già abituati ad un uso costante delle nuove tecnologie digitali anche se prevalentemente per lo studio piuttosto che per le lezioni.

Come può la nuova didattica essere rispettosa delle modalità inclusive e personalizzate previste dalla Legge n. 170 del 2010?

Probabilmente questo nuovo modo di fare didattica garantisce contemporaneamente un supporto video, una registrazione costante della lezione (le piattaforme di formazione a distanza, mediamente consentono questa opzione), la possibilità di una scrittura su tastiera già per sua stessa natura si configura come maggiormente rispettosa di una  diversa modalità di apprendimento. Va ricordato inoltre che l’uso del computer che  prima poteva essere rifiutato dallo studente oggi rappresenta lo strumento di studio e di apprendimento per tutti pertanto non andrà poi a costituire un possibile marcatore di diversità sociale.

Sul computer lo studente con un DSA dovrebbe avere anche installati alcuni programmi specifici (ad esempio sintesi e mappe) che potrà dunque usare tranquillamente sia durante il momento della lezione sia durante le verifiche che avverranno attraverso l’uso di uno schermo.

E per la famiglia cosa potrebbe cambiare?

Per la famiglia la situazione potrebbe rivelarsi un po più complessa. Soprattutto per i genitori di bambini della scuola primaria.

I bambini continueranno ad aver bisogno di un esercizio mirato per migliorare/potenziare le loro abilità strumentali (lettura, scrittura e calcolo) e per farlo la sola spiegazione a video dell’insegnante potrebbe non essere sufficiente e i materiali forniti alle famiglie talvolta inadeguati o non facilmente gestibili dal genitore non esperto in didattica.

Va poi ricordata la possibilità di maggiori fonti di distrazione presenti in alcuni ambienti domestici, la mancanza di artefatti per gli apprendimenti (materiali per fare esperimenti per una conoscenza empirica delle cose), la mancanza di un apprendimento imitativo derivante dal contesto classe.

Quali consigli si potrebbero dare ai genitori di questi bambini?

Come prima cosa sarebbe necessario distinguere tra genitori che conoscono già la difficoltà del proprio bambino e genitori che sospettavano una difficoltà. Per i primi la possibilità di aiuto deriva dal confronto che dovrebbero poter avere con le figure che hanno stilato il profilo funzionale, poiché sappiamo bene che i bambini con DSA non sono tutti uguali e che per ognuno di loro ci saranno aree di fragilità e punti di forza.

In sintesi a partirà di specifiche esigenze del bambino valutando caso per caso, si deciderà se impegnarsi maggiormente nelle attività di potenziamento (che in molti casi erano già state attivate prima dei recenti decreti restrittivi) o sospendere questi potenziamenti per dedicarsi maggiormente allo sviluppo di aree diverse che potremmo definire di cultura globale e generale.

E per i genitori che sospettavano una difficoltà o avevano già ricevuto qualche segnalazione?

In questi casi verrebbe da pensare che al momento tutto dovrebbe essere bloccato.

In realtà così come per la didattica, le nuove tecnologie consentono anche in altri campi di trovare strade alternative. Una prima valutazione potrebbe essere svolta anche in modalità online con l’aiuto dei genitori e l’ausilio di alcuni semplici strumenti (computer stampante  e comuni oggetti di scuola) oltre agli strumenti valutativi.

Per esempio nel mio lavoro, come anche altri colleghi, sto pertanto optando per: consulenze online, controlli e diagnosi tramite Skype, potenziamento e rieducazione attraverso l’uso di piattaforme specifiche per gli apprendimenti, con esercizi per lettura, scrittura e calcolo.

Avvio all’uso di strumenti compensativi, tutoraggio nella realizzazione di studio con tecniche metacognitive, per potenziare anche memoria ed attenzione. Formazione Specifica on line.

In questo momento particolare, l’uso delle nuove tecnologie informatiche spesso usate in ambito scolastico solo da ragazzi con DSA, diventano l’unico strumento per tutti gli studenti per continuare il proprio percorso di studi  e di apprendimento.