“Negli uffici bancari costretti a lavorare senza mascherine e guanti”. Lo denunciano i vertici territoriali e provinciali delle sigle sindacali di categoria: Maria Antonietta Soggiu della Fabi, Ettore Erriquez della First Cisl, Marcello Simula della Fisac Cgil, Giovanni Dettori della Uilca e Giuseppe Raimondo Pisanu dell’Unisin.

“A fronte della chiusura parziale degli sportelli, a rilento e in ordine sparso i lavoratori indossano mascherine e guanti di materiale e in numero insufficienti e che in buona parte loro stessi hanno dovuto procurare”, dicono i referenti del mondo bancario sassarese. “Ancora oggi – spiegano – negli uffici centrali interni delle banche i lavoratori condividono ambienti di lavoro e dotazioni tecnologiche senza misure minime di protezione quali appunto mascherine e guanti”.

“Questa situazione surreale si registra in particolare nel gruppo Bper e nel Banco di Sardegna, che impegnano a pieno regime centinaia di dipendenti”, denunciano le sigle. “In una situazione di pandemia in cui il contagio avviene anche tramite i cosiddetti asintomatici – insistono – tutti devono indossare la mascherina, esattamente come recita l’ordinanza del sindaco e nonostante le confuse precisazioni delle banche”. Per i sindacati dei bancari del Sassarese “è poco comprensibile che proprio chi vanta un legame forte col territorio non abbia assicurato al personale le mascherine che vediamo indossare a tutti i lavoratori che assicurano servizi essenziali”.