Quattromila mascherine protettive per i soggetti più a rischio. Nei giorni scorsi il Comune di Sant’Antioco ha consegnato (le operazioni proseguono anche in questi giorni) 2000 mascherine FFP2 a coloro che, garantendo quotidianamente i servizi al cittadino, risultano maggiormente esposti al rischio contagio. Dunque le farmacie, le edicole, i tabacchini, i supermercati, i negozi di alimentari, i benzinai, le rivendite di legna e di gas, coloro che svolgono attività di consegna a domicilio, i meccanici e i gommisti e, più in generale, tutte le attività che da ultimo DPCM sono autorizzate ad aprire al pubblico e ancora le Cooperative sociali, l’Avas, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale, la Capitaneria di Porto, la Protezione Civile, i Barracelli, l’Associazione dei Carabinieri in pensione.

A queste FFP2 si aggiungono altre 2000 mascherine di tipo chirurgico, destinate alle cooperative sociali, ovvero a tutti gli operatori che garantiscono l’assistenza ai soggetti deboli, anziani, disabili, ecc. Anche in questo caso la consegna avviene in maniera graduale.

Queste quattromila mascherine sono quanto il Comune di Sant’Antioco è riuscito a reperire nel mercato nel più breve tempo possibile, considerato che la domanda supera di gran lunga l’offerta. Inoltre, nel comune del Sud Sardegna, sono presenti diversi gruppi di sarte che, in alcuni casi, con la collaborazione dell’Opi (Organizzazione Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente), realizzano mascherine artigianali.