Il Gruppo consiliare dei Progressisti ha presentato un interrogazione urgente in merito alle attività svolte dal Servizio Prevenzione e sicurezza del lavoro (SPRESAL) durante l’emergenza Covid-19.

“il Servizio Prevenzione e sicurezza del lavoro svolge attività di prevenzione degli infortuni lavorativi e delle malattie professionali, questo tipo di attività comporta la vigilanza sulla corretta applicazione, nei luoghi di lavoro, delle norme di protezione e di tutela della salute dei lavoratori”, scrivono nell’interrogazione i consiglieri regionali.

“A seguito della dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dell’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale e del carattere di pandemia dell’epidemia da Covid-19 il Consiglio dei Ministri ha proclamato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili e ha adottato una serie di misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, prosegue l’interrogazione.

“Tuttavia sono ancora tante le attività in corso per garantire i servizi indispensabili e tanti sono i lavoratori che non possono utilizzare lo smart working, a cui occorre garantire di poter svolgere le proprie mansioni in sicurezza;”, scrivono gli interroganti.

“Il 31 marzo 2020 è stato riscontrato un caso accertato di coronavirus di un dipendente della sede Comdata di Elmas, in cui lavorano oltre 500 persone” – prosegue l’interrogazione,  “la società ha subito informato le rappresentanze che era in corso l’evacuazione del secondo piano nord e ha provveduto alla chiusura dell’impianto per provvedere alla sanificazione dei locali”…“Il 2 aprile è stata data notizia della riapertura del primo piano, in cui lavorano oltre 100 dipendenti, mentre dal 3 aprile dovrebbero riprendere anche le attività al secondo piano.”, affermano i Consiglieri regionali.

“Posto che  potrebbero verificarsi situazioni analoghe anche in altri contesti lavorativi, considerato che  la Regione deve garantire la sicurezza di tutti i cittadini e, soprattutto, di coloro che anche durante l’emergenza sono tenuti a recarsi nel proprio posto di lavoro”, i Consiglieri chiedono nell’interrogazione ricolta al Presidente della Regione, all’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale per conoscere quanti controlli siano stati svolti dall’inizio dell’emergenza a oggi e  se sia stata vagliata la sicurezza di tutti i luoghi di lavoro in cui siano impiegate oltre 50 unità lavorative.