Viviamo in un periodo nel quale sono aumentati esponenzialmente i cittadini connessi perché in rete si trova uno svago alla quarantena forzata e non è un caso, quindi, che si assista ad una recrudescenza dei tentativi di truffa online.

Occorre prestare la massima attenzione a tutti i messaggi che giungono sui nostri dispositivi e che dietro l’emergenza e la crisi determinata dal “Coronavirus” nascondono tentativi di frode da parte di subdoli approfittatori che stanno cercando di cogliere il momento per perpetrare i loro crimini.

L’allerta della Polizia su Facebook

Non solo quella tipica dei falsi buoni spesa che abbiamo denunciato solo un paio di giorni fa, ma anche quella dei messaggi e mail di istituti bancari, assolutamente estranei. A rilanciare l’allerta anche la Polizia Postale che con un nuovo post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ci ricorda di prestare la massima attenzione:

https://www.facebook.com/commissariatodips/photos/a.224725717689117/1477883932373283/?type=3&theater

“Sono in corso numerose campagne di comunicazione fraudolente a nome di Istituti Bancari che, sfruttando la situazione di emergenza sanitaria nazionale e l’attenzione dedicata alle notizie sul Coronavirus, chiede di inserire i dati bancari in falsi siti internet. E’ bene ricordare che le Banche non inviano mai email, sms o chiamano al telefono per chiedere di fornire le credenziali di accesso all’home banking o all’app, i dati delle carte di credito o la variazione dei dati personali”.

Se ricevi comunicazioni email, sms o telefonate che ti richiedono di fornire dati bancari chiama immediatamente la Tua Banca o rivolgiti alla Polizia Postale. Inoltre ti ricordiamo che gli Istituti bancari non utilizzano WhatsApp per le comunicazioni ai propri clienti. Gli approfondimenti sono disponibili sul portale della polizia postale.