La Giunta Solinas ha approvato il provvedimento da 120 milioni di euro per offrire liquidità alle famiglie e alle attività in difficoltà e oggi, con una conferenza che si terrà alle 17:30, i capigruppo delle forze politiche decideranno se far approdare il disegno di legge in Aula con la procedura d’urgenza prima di Pasqua.

In cosa consiste il piano varato dalla Regione Sardegna? Il salva-famiglie prevede un’indennità di 800 euro per due mesi, distribuita solo a due condizioni: la presenza nel nucleo familiare di lavoratori dipendenti che hanno dovuto ridurre, o addirittura sospendere, il lavoro a causa dell’emergenza Covid-19, ma anche partite Iva che hanno interrotto l’attività per gli stessi motivi, o chi il 23 febbraio, cioè all’inizio dell’emergenza, non poteva contare su alcuna forma di reddito.

Le opposizioni hanno però qualche dubbio sulla copertura di questa finanziaria per i bisognosi. Nella delibera della Regione, si rimanda ad autorizzazioni di spesa (89 milioni di euro) e all’utilizzo di fondi riportati in un allegato che però la Giunta non ha ancora condiviso. Sono tracciabili invece i restanti 31 milioni. Si tratta di ciò che ai Comuni avanza dalla gestione del Reddito di inclusione sociale per gli anni 2018 e 2019, quindi 22 milioni che sono autorizzati a mantenere nei propri bilanci, oltre a nove milioni di euro stanziati sempre per il Reis, ma per il 2020.

“Oggi in sede di capigruppo avanzeremo le nostre proposte – annuncia Francesco Agus (Progressisti) – in primo luogo è bene chiarire da dove si prenderanno le risorse, sarebbe inutile destinare alle nuove politiche soldi già destinati alle nuove imprese e per il sostegno sociale. E’ anche importante – precisa – concentrarci sui settori esclusi da ogni aiuto, penso alle piccole imprese che si trovano nella condizione di non riuscire a sostenere i costi fissi di marzo e aprile”. Inoltre, “serve ragionare di strumenti a burocrazia zero, sarebbe assurdo approvare oggi una legge e vederne gli effetti solo tra qualche mese”.