L’attuale composizione del Consiglio regionale sardo è salva.

Dopo la pronuncia del Tar Sardegna anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da Antonio Gaia (Upc), Pierfranco Zanchetta (Upc) e Marzia Cillocu (Campo Progressista) che contestava il sistema delle adesioni tecniche che prima del voto ha liberato alcuni partiti, come la Lega, dall’incombenza della raccolta firme.

Confermando la decisione dei giudici amministrativi di primo grado la sentenza pubblicata oggi evidenzia come “la circostanza che il consigliere regionale di un partito manifesti adesione alla lista di altro partito rileva al più sul piano della coerenza politica e del rispetto degli impegni dallo stesso assunti con il partito di appartenenza: ma non anche sul piano della legittimità dell’adesione, avuto riguardo al paradigma normativo in esame”. Per il Consiglio di Stato, infatti, “la disposizione non richiede identità di appartenenza politica fra l’aderente e la lista”.