“Perché sono state ignorate le nostre segnalazioni?” Se lo chiede in una nota sul suo profilo Facebook il consigliere dei Progressisti Francesco Agus, in merito alle domande fatte il 12 marzo all’Assessore alla Sanità attraverso un’interrogazione in Consiglio regionale.

Le richieste dei consiglieri di Opposizione

Agus, insieme ai consiglieri Massimo Zedda, Caddeo, Loi, Orrù, Piu, Satta e Gian Franco Stara, avevano chiesto all’Assessore “se le direzioni degli ospedali della Sardegna abbiano predisposto i piani dei percorsi destinati a pazienti COVID+ O sospetti positivi al fine di garantire la massima tutela ai pazienti dell’ospedale e al personale medico e paramedico delle strutture. Se esista un controllo e una regia organica rispetto alla predisposizione dei piani dei percorsi e quali siano le intenzioni dell’Assessorato riguardo questo aspetto strategico della prevenzione”.

Ancora: “Se le aziende sanitarie abbiano attivato le procedure di sanificazione degli ambienti necessarie a ridurre i rischi di contagio e quanti dispositivi personali di protezione siano oggi in possesso delle aziende sanitarie e se la centrale di committenza abbia in programma ordinativi di nuovi DPI in grande quantità. Inoltre se, ai fini di prevenire l’insorgere di nuovi contagi diffusi tra la popolazione, non sia il caso di rendere immediatamente disponibili i DPI alle categorie di lavoratori non ospedalieri o di volontari maggiormente esposte.

Agus: “Le domande fatte un mese fa sono ancora attuali”

“Il 12 marzo in Sardegna si erano verificati sino ad allora appena 40 contagi ma, evidentemente, i problemi poi verificatisi all’interno degli ospedali erano ampiamente prevedibili e annunciati” scrive Agus.

“Le domande di un mese fa purtroppo sono tutte attuali e troveranno risposta, spero, durante la seduta di commissione sanità prevista oggi. A queste se ne aggiungerà un’altra: perché queste tematiche, anche se note e trasmesse all’assessorato alla sanità con un atto formale, non sono state affrontate e risolte subito da chi di dovere?

Rimane un grande rammarico – conclude il consigliere dei Progressisti – se i decisori non avessero bollato ogni nostra proposta o critica circostanziata come “sterile contrapposizione” e come “ricerca esasperata di scandali inesistenti” probabilmente alcuni problemi gravi sarebbero stati evitati. Spero serva per il futuro”.

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