“Un premio forfettario regionale ai sanitari impegnati nell’emergenza”: è la richiesta avanzata dal sindacato indipendente Fsi-Usae. “Il provvedimento seguirebbe tante parole, che sole non bastano, premiando lo sforzo di sanitari e amministrativi”, spiega la sigla.

“L’idea è che da febbraio e per ogni giorno di servizio si dia un forfettario d’indennità regionale di rischio di 50 o 30 euro, in base alla complessità assistenziale, a tutti i dipendenti che quotidianamente rischiano per la mancanza di presìdi sanitari di base, come le mascherine – propongono dal sindacato – il provvedimento sarebbe ben accolto da chi è esposto al rischio e sarebbe diverso dall’una tantum di 100 euro del governo per tutti i lavoratori, sostegno al reddito ininfluente per molte famiglie in difficoltà a causa del taglio dei servizi”.

La Federazione afferma che si tratta di “professionisti sottopagati e sfruttati che e pagano un prezzo alto in termini di rischio e condizioni di lavoro”, si legge nella missiva inoltrata ai presidenti di Giunta e Consiglio, Christian Solinas e Michele Pais, all’assessore della Sanità Mario Nieddu e al presidente dell commissoine compente Domenico Gallus.

“Solinas sensibilizzi il Consiglio regionale a varare un decreto per gli operatori sanitari”, chiede la sigla, sottolineando le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria.