Commissione Sanità riunita in Consiglio regionale per l’esame del disegno di legge sugli aiuti alle famiglie in difficoltà per l’emergenza Covid-19. Prima della discussione del provvedimento, nel parlamentino presieduto da Domenico Gallus sono stati ascoltati l’assessore Mario Nieddu e il commissario dell’Ats Steri, chiamati a rispondere sulla scelta di convertire i presidi privati a Covid Hospital. Una soluzione non condivisa soprattutto dai Progressisti, oggi insoddisfatti dalle dichiarazioni di Nieddu “sull’adeguatezza delle strutture private e sulla presenza del personale”.

I lavori sono proseguiti con l’audizione del presidente dell’Anci Emiliano Deiana sul ruolo che avranno i Comuni nell’erogazione dei 120 milioni stanziati dalla Giunta per le famiglie. Alla fine della seduta si riunirà la conferenza dei capigruppo per l’esame finale del testo, alle 18 toccherà alla commissione Bilancio esprimere un parere.

L’ opposizione bacchetta la Giunta sulla gestione dell’emergenza coronavirus. Forti critiche sono arrivate oggi in commissione Sanità in particolare sulla scelta di coinvolgere le cliniche private nel trattamento del Covid-19. Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha fatto notare che “secondo numerose segnalazioni, manca il personale qualificato per la gestione delle terapie intensive”. L’assessore Mario Nieddu ha chiarito che “i presidi privati sono stati coinvolti nell’emergenza Covid-19 per liberare gli ospedali pubblici e consentire l’erogazione delle prestazioni ordinarie”. Sempre Agus ha rimarcato “l’assenza di qualsiasi interlocuzione tra Giunta e minoranza nonostante l’ampia disponibilità mostrata dai consiglieri di opposizione. Abbiamo chiesto chiarimenti sulle misure di sicurezza negli ospedali, sui percorsi avviati per tutelare la salute di pazienti e operatori sanitari e sui controlli nei luoghi di lavoro ma non abbiamo avuto risposte”.

La risposta di Nieddu: “Non abbiamo tempo di rispondere alle interrogazioni, in questo momento ci sono altre priorità. La sicurezza negli ospedali non dipende da errori di sistema ma da situazioni particolari”. Sull’impiego di personale sanitario in strutture diverse da quelle assegnate e sui contratti in scadenza di oss e medici liberi professionisti, l’assessore ha spiegato che “gli anestesisti destinati al Policlinico di Sassari torneranno a Oristano una volta passata l’emergenza, sui contratti in scadenza, invece, stiamo rispettando la legge attingendo dalle graduatorie e applicando le nuove norme sui contratti degli autonomi”. Quanto alla situazione delle case di riposo e delle carceri: “La repentina diffusione del virus nelle strutture per anziani di Sassari, Porto Torres e Bitti imponeva un intervento straordinario , ora grazie ai medici militari la situazione sembra essere sotto controllo. Nelle carceri non risultano invece grosse criticità, in questo caso l’argine alla diffusione del virus è più semplice, basta sospendere le visite e controllare il personale penitenziario”.