In Sardegna si registra la prima vittima tra i medici, infatti questa mattina è morto Nabeel Khair.

A dare la notizia il Comune di Tonara dove Nabeel lavorava come medico di base: “Apprendiamo con tristezza e sconcerto della morte di un nostro medico di base. Porgiamo a tutti i familiari e alle persone a lui vicine le più sentite condoglianze da parte della Amministrazione Comunale e della comunità tonarese”.

“Era ricoverato dagli inizi di marzo all’ospedale SS. Trinità di Cagliari ma la notizia ci ha lasciato attoniti e sconvolti – afferma all’ANSA la sindaca Flavia Loche – perché non credevamo che la situazione clinica fosse così grave”.

“Il dottor Khair era arrivato a Tonara da poco, al termine di una lunga battaglia portata avanti dalla comunità dopo il pensionamento di uno dei due medici di famiglia presenti nel territorio comunale – dice ancora la sindaca – circa 400 persone che erano rimaste scoperte dall’assistenza sanitaria di base, molte delle quali non hanno neppure fatto in tempo a conoscere il nuovo dottore ora scomparso”. Il dottore Khair era stato tra i primi medici di famiglia contagiati da Covid-19: quando era stata diffusa la notizia della positività al tampone era scattata anche la quarantena per i suoi pazienti e per quelli che ha visitato nelle altre sedi, Aritzo, Belvì e Gadoni.

Da sempre il prima linea per la difesa del popolo palestinese era nato a  Beit Saur, un sobborgo alla periferia di Betlemme da una famiglia cristiana.

Era il referente in Sardegna della comunità palestinese, Vice presidente europeo delle associazioni dei palestinesi, era un punto di riferimento in tutto il mondo e in queste ore arrivano migliaia di attestati di affetto e di vicinanza.