Una richiesta di accesso agli atti da parte del Pd e un’interrogazione parlamentare del M5s.

Le due iniziative sono legate al via libera della Giunta regionale della Sardegna a due progetti per la riqualificazione dell’Hotel Le Dune a Piscinas (che sorge proprio davanti al mare) e la realizzazione di un albergo di lusso sulla costa nel Comune di Castiadas. I consiglieri regionali dem fanno notare che “nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo appare alquanto singolare che la Giunta regionale abbia avuto tempo per approvare la delibera del 1 aprile 2020, riconoscendo il preminente interesse generale e la rilevanza regionale all’intervento proposto dal Comune di Castiadas”.

I deputati del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda, Paola Deiana, Lucia Scanu, Luciano Cadeddu, Pino Cabras, Mario Perantoni e Nardo Marino hanno, invece, presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Sergio Costa “al fine di tutelare le coste della Sardegna e rivendicare il senso del Piano Paesaggistico regionale”.

“E’ sorprendente rilevare con quale tempismo la Regione Sardegna – sostengono – abbia deliberato l’autorizzazione a cementificare una delle spiagge più belle della Sardegna, quella di Monte Turnu a Castiadas. Sembra incredibile ma mentre tutti lottano contro il Coronavirus dalla Regione hanno pensato di concedere a una società di Gallarate di costruire un hotel di lusso in una delle spiagge più belle della Sardegna, un paradiso che è compito nostro difendere e proteggere proprio in nome della sua incontaminatezza.

Sulle coste ogni lavoro è strettamente vincolato e limitato per tutti. Vorremo capire con quale motivazione sia stata rilasciata al Comune di Castiadas una deroga che permetta di ovviare alle regole che esistono per tutelare le nostre coste e costruire così 10 mila mc in una zona H, ovvero di particolare pregio ambientale e paesaggistico”.

M5s attivo anche in Consiglio regionale con un’interrogazione – primo firmatario Michele Ciusa – per chiedere che “venga fatta la massima chiarezza su questo intervento potenzialmente impattante per l’ambiente e il territorio”.