Pasqua a casa, ma rossoblù. Anche perché la festa della Resurrezione coincide con i cinquant’anni del primo e unico scudetto del Cagliari, conquistato matematicamente il 12 aprile 1970. E allora ecco l’invito del club: colorare, quel giorno, finestre e balconi di rossoblu. Vale tutto: bandiere, sciarpe, striscioni, magliette.

E l’invito è rivolto a tutti, non solo in città o in Sardegna: singoli tifosi, Cagliari Club, Cagliari Fans Club e circoli sardi. Uno spettacolo anche per gli occhi. Il problema è che nessuno, o pochi, potranno andare in giro a vederlo. E allora l’ulteriore invito è quello di inondare il web condividendo le foto della celebrazione tramite i canali social con l’hashtag #5cudett0 e taggando i profili ufficiali @cagliaricalcio.

Inoltre – spiega il club – si potrà dare vita a una gallery che rimarrà nell’album dei ricordi di un anniversario speciale. La società si era preparata a una serie di grandi eventi per celebrare i due appuntamenti fondamentali per la storia del Cagliari: il centenario (il club è nato in città proprio nel 1920) e il mezzo secolo del tricolore conquistato all’Amsicora nella primavera di cinquanta anni fa con un secco due a zero sul Bari con reti di Riva e Gori.

Celebrazioni congelate dall’esplosione della emergenza coronavirus che ha fermato il campionato di calcio e tutti gli sport.