Famiglia sarda, di Carloforte, bloccata in Nuova Zelanda a causa dei voli cancellati e dei problemi sui collegamenti internazionali legati all’emergenza coronavirus. A complicare la situazione anche le incertezze sulla tratta Roma-Cagliari. Protagonisti della disavventura marito, moglie e una bambina di quattro anni.

Una bella vacanza che, al momento di tornare in Italia, diventa un’odissea. Partenza con destinazione Bali lo scorso 18 gennaio. Poi l’arrivo in Nuova Zelanda il 6 febbraio. Il viaggio dovrebbe proseguire per Bangkok il 25 marzo. Ma la situazione, a causa delle nuove procedure da seguire per l’esplosione della pandemia, si complica. Con inevitabile cambio di programma perché il 21 marzo il volo per la Thailandia viene cancellato.

Si resta in Nuova Zelanda. “Contattiamo al volo 4 agenzie di viaggio consigliate sul sito dell’ambasciata – racconta all’ANSA Marina Alessandrini, 42 anni originaria di Parma, a Wellington insieme al marito Marco Cherchi, di 37, e alla figlioletta Asia – e scopriamo che il rientro in Italia è quasi impossibile, a parte un solo collegamento alla irragionevole cifra di 21500nz, più di 1000 euro”. Soccorso sardo in azione. Un amico, originario anche lui di Carloforte, ospita tutta la famiglia. “Grazie alla sua generosità – sottolinea Marina – troviamo un luogo in cui rifugiarci e in cui trascorrere le settimane di isolamento imposte dal governo neozelandese ai suoi cittadini, in attesa di ricevere qualche risposta dalle istituzioni italiane in nuova Zelanda”.

E siamo al 23 marzo. “Ci viene comunicato che l’Italia non prevede rimpatri da questo Paese – ricostruisce la giovane donna – l’unica opzione è che, essendo previsto sui voli di rimpatrio tedeschi, iniziati il 3 aprile, un dieci percento di posti per cittadini Ue, possiamo solo sperare di essere sorteggiati. Per inciso, il volo si paga, non è gratuito”. E allora si fa da soli. “Finalmente troviamo un volo disponibile ad un prezzo non onesto ma almeno affrontabile, 4.000 euro in tre, solo andata per Fiumicino, 33 ore. Ma a questo punto facciamo una scoperta a dir poco agghiacciante: per i problemi sulla continuità territoriale, è da gennaio che sul sito della compagnia non risultano voli Alitalia da Fiumicino a Cagliari dopo il 17 aprile, e questa cosa non ha nulla a che vedere col covid. Il rischio è quello di arrivare a Fiumicino e rimanere bloccati in aeroporto, oppure di essere costretti alla quarantena di 14 giorni in una stanza d’albergo a Roma. Il sindaco di Carloforte, per fortuna, ci rassicura sui collegamenti e la conferma arriva il giorno dopo: il 9 aprile i voli Alitalia risultano finalmente sul sito della compagnia”.

L’ultimissimo aggiornamento riporta il sereno. “Ci imbarcano su un volo di rimpatrio tedesco domenica, il giorno di Pasqua. Saremo sull’Isola, incrociando le dita, lunedì notte”. Per Marina, Marco e Asia la Sardegna come Itaca.