“Un nuovo modello di sviluppo, crescita e rilancio del territorio”. È il compito che la Giunta Conoci affida all’Unità operativa tecnica di coordinamento istituita per dare ad Alghero un orizzonte “sostenibile sul piano ambientale e che per uscire dal baratro generi ricchezza e produca redditi d’impresa, da investimenti e da lavoro”. Mariano Mariani, direttore del Parco di Porto Conte, coordinerà la task force con Camera di Commercio, Università di Sassari, Diocesi di Alghero-Bosa, Sogeaal, Consorzio del Porto, Grimaldi Lines, Fondazione Alghero, Porto Conte Ricerche, Consorzio turistico Riviera del Corallo, Cantina Santa Maria La Palma, Cantina Sella e Mosca, San Giuliano e Ospedale di Alghero.

Per un mese interagirà col Tavolo permanente per il Turismo e la Consulta dello Sviluppo economico. “Si cerca liquidità da introdurre celermente nel sistema economico, per gestire la transizione – dice la delibera – e si guarda alla prospettiva, per individuare nuove strade per lo sviluppo locale e guardare oltre le criticità”. Critica l’opposizione. “L’amministrazione propone l’ennesimo tavolino, siamo basiti”, dicono Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras, Raimondo Cacciotto e Mimmo Pirisi.

“Lo spazio di dialogo con le imprese c’è, è la Consulta dello sviluppo economico”, attaccano. “Si scelgono senza logica alcuni rappresentanti di categoria e alcune aziende, si escludono comitati di quartiere, centri commerciali naturali, ristorazione, grande distribuzione, consorzi Dop, associazioni del mondo agricolo e Confindustria – insistono – sono scelte senza senso, si ritiri subito la delibera”. Poi l’affondo sugli assessori dello Sviluppo economico e del Turismo, Giorgia Vaccaro e Marco Di Gangi. “Se non si sentono all’altezza, riflettano col sindaco”. L’opposizione chiede che “si convochi d’urgenza la commissione e si spieghi come s’intende agire”.