Niente corteo, niente interventi o l’intonazione in coro di “Bella Ciao” in piazza del Carmine. Sabato, al parco delle Rimembranze a Cagliari, per la tradizionale deposizione della corona d’alloro in occasione del 25 aprile, saranno solo in tre: Antonello Murgia per l’Anpi, Franco Boi del Comitato 25 aprile e Maurizio Orrù di Anppia. Più un cineoperatore. Sarà – a causa delle restrizioni legate all’emergenza coronavirus – la Liberazione meno partecipata della storia delle celebrazioni per la vittoria su nazisti e fascisti.

Anche il capoluogo sardo, però, parteciperà al flash mob nazionale previsto per il 25 con “Bella Ciao” cantata da balconi e finestre e con l’esposizione del tricolore sulle facciate delle abitazioni. “C’è una circolare del ministero dell’Interno che prevede che non ci siano sostanzialmente manifestazioni con civili e con presenza militare – spiega all’ANSA il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu – con la possibilità da parte degli organizzatori di deporre la corona”. Sarà il Comune – che ha le chiavi del cancello – ad aprire il Parco delle Rimembranze.

Il primo cittadino in questo momento preferisce andare oltre le ultime polemiche legate soprattutto alla proposta di Ignazio La Russa (Fdi come lui) di allargare la celebrazione alle vittime del Covid. Un’idea inevitabilmente rigettata dall’Anpi, anche da Cagliari. “Oggi abbiamo bisogno di unità – ha tagliato però corto Truzzu – non di divisioni”. Manifestazioni a distanza anche in altre parte dell’Isola. A Quartucciu il sindaco Pietro Pisu e il rappresentante locale dell’Anpi Pierpaolo Fois saranno in piazza dei Caduti. Poi un’automobile autorizzata porterà in giro per il paese il tricolore al suono dell’inno nazionale e di Bella Ciao. Tutta invece in diretta streaming “resistente” la giornata del 25 aprile a Carbonia e a Cabras.

La celebrazione sarà quindi molto social nell’Isola con rappresentazioni teatrali, letture e interventi. Tra questi un omaggio all’antifascista Giaime Pintor promosso dall’Issasco (Istituto sardo per l’antifascismo) per celebrare il 75/o anniversario. Si tratta di “Giaime”, una clip di dieci minuti autoprodotta che sarà pubblicata nei profili Facebook e YouTube dell’Istituto. Con dodici persone che leggono e interpretano dalle proprie case e con strumenti non professionali il messaggio di Pintor. Una lettura corale: una studentessa, un medico, un’educatrice, una farmacista, insegnanti, ricercatori, giornalisti, studiose e studiosi alle prese con una testimonianza sulla necessità di assumere il proprio destino nei momenti decisivi della vita pur nella consapevolezza dei propri limiti.

Per ricordare il 25 aprile la Fondazione di Sardegna propone invece, nel suo sito, il monologo di Paolo Floris “Storia di un uomo magro” e i canti di Chiara Effe: la vicenda è quella di Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, un soldato che si salva perché pesava 37 chili: se ne avesse pesato 35 sarebbe finito nelle camere a gas del lager nazista di Bergen Belsen, lo stesso di Anna Frank.