Ancora campagne di spamming a scopo estorsivo. Il fenomeno non sembra fermarsi, nonostante l’attività della Polizia Postale.

Questa particolare frode online si ripresenta sempre con messaggi che riportano un finto ricatto con il quale un fantomatico soggetto che dichiara di avere l’accesso ai nostri dispositivi prova ad estorcere una somma di denaro per evitare la divulgazione di video intimi a parenti e amici. Ed è sempre la Polizia Postale sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” che con un post con lo screenshot della mail che riportiamo integralmente di seguito, c’illumina sul da farsi nel caso di ricezione di un messaggio del genere: «Ti è arrivata questa email estorsiva? Mantieni la calma e segui i nostri consigli”.

La mail segnalata dalla polizia

“Sono consapevole, pr33fede, è la tua parola d’ordine. Ho bisogno della tua completa attenzione per le prossime 24 ore, o posso assicurarmi che tu viva senza sensi di colpa per il resto della tua vita. Ehi, non mi conosci personalmente. Eppure so tutto di te. Il tuo attuale elenco di contatti fb, i contatti del telefono cellulare più tutta l’attività virtuale nel computer dai precedenti 152 giorni.”

Inizia così l’email minacciosa inviata in questi giorni a molti utenti, spaventati dalla possibilità che qualcuno, al di là dello schermo, possa averli spiati, derubati di credenziali riservate, filmati nella loro intimità.

Il ricatto prosegue, con la minaccia che se il malcapitato non pagasse una cospicua somma di denaro (ovviamente in criptovalute), le conseguenze per lui consisterebbe nella diffusione dei presunti video “intimi” a parenti, amici e datori di lavoro.

L’elemento “terrorizzante” per l’utente è rappresentato dal fatto che i criminali sembrano conoscere la vera password della nostra casella di posta elettronica.

Ma è tutto falso, ovviamente.

Il fatto che i criminali dispongano della password (spesso non più attuale) della nostra casella di posta elettronica, è purtroppo motivato dal fatto che, all’interno dei mercati neri del darkweb, agiscono hacker senza scrupoli che, dopo aver condotto massive attività di phishing o di intrusione informatica, rivendono online i nostri preziosi dati.