“L’interrogazione l’avevo fatta a dicembre dello scorso anno, la risposta in forma scritta del Ministero dello Sviluppo economico è giusto di pochi giorni fa. Quasi quattro mesi di attesa per avere una risposta che non esaudisce nessuno dei quesiti posti a suo tempo all’esecutivo, ma da cui si evince che al momento niente è stato deciso. Eppure, la questione, gli impianti e i sistemi per il deposito dei materiali e rifiuti radioattivi non è di quelle marginali e in Sardegna in proposito si ha il nervo scoperto da tempo”, ad affermarlo è l’onorevole di Forza Italia Pittalis.

“A dicembre dunque avevo formalmente chiesto al Governo di conoscere se la Sardegna fosse una delle regioni indicate tra le aree idonee ad ospitare il sito nel quale verrà realizzato il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Ebbene nella risposta, sei pagine argomentate che hanno alla fine la firma del ministro Stefano Patuanelli, in pratica non c’è riscontro alle mie domande e questioni precise poste”, continua.

“Nella missiva del Ministero non si fa altro che riepilogare l’iter normativo ed autorizzativo che vigila intorno alla delicata materia. Si citano una serie di pesi e contrappesi, organismi di controllo che alla fine di una tempistica appositamente complessa arriveranno alla definizione della Carta nazionale delle aree idonee (CNAI), che dopo il parere tecnico dell’ISIN (autorità di regolamentazione competente), sarà approvata con decreto dei ministri competenti, Regioni etc. Poi ancora ci si dice che in assenza di manifestazioni di interesse da parte delle amministrazioni territoriali per ospitare il sito saranno attivati comitati inter istituzionali Stato – Regioni e sarà cercata l’intesa della conferenza unificata Stato, Regioni ed Enti locali. ‘In caso di mancato raggiungimento delle intese sui singoli siti, la decisione sarà assunta con deliberazione motivata del Consiglio dei ministri (integrato con la partecipazione di ciascun Presidente di regione interessato)’, si legge nella lettera che ho ricevuto. La missiva si conclude affermando che la localizzazione del Deposito nazionale sarà decisa a valle di una procedura ampiamente partecipativa, che comprende la valutazione concertata di ogni elemento radiologico, territoriale ed ambientale utili a selezionare il sito”, prosegue.

“A questo punto ci sembra di capire che ancora non è stato scelto nessun luogo nel contesto nazionale e che se anche venisse individuato la decisione di destinare un sito a quegli obiettivi deve essere condivisa. Un elemento che ci fa ben sperare ma non abbassare la guardia – conclude – dopo questa risposta del Ministro occorrerà essere ancora più vigili perché la Sardegna non sia esposta a brutte sorprese. Sarà mia cura far conoscere i contenuti della lettera al presidente della Regione Cristian Solinas per le iniziative che riterrà intraprendere”.