Mancanza di autorizzazioni, sovraffollamento e problemi strutturali, come l’assenza dell’allaccio alla rete idrica. Sono solo alcune delle irregolarità riscontrate dai carabinieri del Nas durante i controlli in tre Rsa del Cagliaritano.

Sotto i riflettori sono finite “Villa Lavinia” di Quartu Sant’Elena, “Villa Giovanna” di Sinnai e “Residenza Vittoria” di Assemini, tutte non toccate da contagi Covid-19. A “Villa Lavinia” gli specialisti del Nas hanno accertato la mancanza di autorizzazioni: il sindaco di Quartu ha quindi firmato un’ordinanza di allontanamento per anziani e dipendenti i cui termini scadono tra pochi giorni.

È risultata senza autorizzazioni anche la “Residenza Vittoria” di Assemini ed è stata chiesto lo sgombero immediato. Oltre a non avere i permessi, i Nas hanno anche riscontrato l’assenza di requisiti organizzativi e strutturali: spicca il mancato all’allaccio alla rete idrica con il conseguente uso di acqua proveniente da un pozzo non potabile. La struttura di Assemini ha aperto i battenti a novembre dello scorso anno e il Comune, a seguito delle ispezioni del Nas, ha chiesto la sospensione del servizio mensa e dell’approvvigionamento idrico dal pozzo interno. Numerose le irregolarità accertate all’interno di “Villa Giovanna”, a Sinnai.

La principale, il sovraffollamento: 65 gli anziani ospitati a fronte di una capienza consentita sino a un massimo di 24. Per aumentare il numero di posti sono in corso lavori di ampliamento e ristrutturazione, anche nelle stanze attigue a quelle in cui si trovano gli ospiti. Nei confronti dei responsabili della Rsa sono state emesse alcune ordinanze sindacali in cui viene richiesto, entro 90 giorni, di ridimensionare la capienza. Solo al termine della ristrutturazione e dopo l’agibilità, si potrà richiedere l’autorizzazione per ampliare il numero degli ospiti.

Non sono Rsa, cioè strutture accreditate in Regione, quella ispezionate dai carabinieri del Nas nel Cagliaritano in cui sono state riscontrate irregolarità. Lo precisano fonti dell’amministrazione regionale sarda. Le strutture “Villa Lavinia” di Quartu Sant’Elena, “Villa Giovanna” di Sinnai e “Residenza Vittoria” di Assemini, sono comunità integrate che offrono diversi servizi per gli anziani.

Quanto ai controlli, si apprendono ulteriori dettagli. Nella struttura di Assemini, la prima ispezione del Nas risale agli inizi di gennaio, quando non sussistevano ancora le misure legate al coronavirus. All’interno i carabinieri trovarono 10 ospiti e chiesero ai gestori l’invio di tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni. Ma sui tavoli degli investigatori dell’Arma ne arrivò solo una parte – mancavano anche i documenti sulla modalità di approvvigionamento idrico e quelli relativi al servizio mensa – tanto che furono avviati ulteriori accertamenti insieme all’Assl di Cagliari.

A marzo una nuova ispezione di Nas e Sian – tutti provvisti, questa volta, di dispositivi di protezione individuale e senza mai entrare a contatto con gli ospiti – proprio per verificare le modalità di recupero dell’acqua, con la scoperta che l’approvvigionamento avveniva con l’acqua del pozzo: analizzata , è risultata essere non conforme al consumo umano. A seguito di questa scoperta, l’autorità sanitaria aveva quindi emesso un’ordinanza di sospensione a tempo indeterminato delle attività di preparazione e somministrazione dei pasti.

Ulteriori analisi state effettuate anche a fine marzo, sempre con lo stesso esito. Il 24 aprile scorso arriva l’ordinanza del sindaco di Assemini che dispone la chiusura immediata della comunità integrata con conseguente sgombero degli ospiti, entro giorni 10 dalla data di emissione della notifica del provvedimento. Nella stessa ordinanza si impone l’adozione di un idoneo sistema di approvvigionamento idrico mediante autocisterna.

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