Niente live, niente diretta streaming (“perché lo stream non può restituire l’emotività trasmessa da un evento dal vivo”). Sarà un appuntamento silenzioso ma non silente. Non ci sarà folla al Parco Archeologico delle Mura Greche e non solo per il lockdown in atto, ma anche per rispetto alle migliaia di morti e di malati.

L’Uno Maggio Libero e Pensante decide comunque di dare appuntamento dalle 15 sui social per interventi e testimonianze e in tv, su La7 in seconda serata, per il docufilm di Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera, con testimonianze di Capossela, Pelù, Elio Germano, Zerocalcare, Brunori Sas, Niccolò Fabi, Negramaro, Elisa.

“Taranto è diventata l’emblema di una contraddizione che ci portiamo dietro da anni e che ora coinvolge il mondo intero. Noi tarantini conosciamo bene la contraddizione della scelta tra il diritto alla vita e il diritto al lavoro. Oggi il dramma di Taranto è su scala mondiale”, dice Michele Riondino, insieme a Roy Paci e Diodato, direttori artistici della manifestazione.

Verrà anche creata una raccolta fondi a favore di Emergency per tutti coloro che non hanno diritto alla cura.