Gli agenti della squadra Volante hanno arrestato una 44enne cagliaritana per spaccio.

L’attenzione dei poliziotti, durante un controllo in via Dei Carrubi a Cagliari, è stata attirata da una calza da uomo lanciata da una finestra del secondo piano di un palazzo: conteneva 50 grammi tra cocaina, marjuana e hashish.

La finestra dalla quale era stata lanciata era quella della camera da letto di una donna, Claudia Esu, 44enne cagliaritana, ben nota alle forze di polizia per precedenti in fatto di spaccio di sostanze stupefacente.

Una volta dentro l’appartamento, hanno trovato la donna che usciva frettolosamente dalla sua camera e altri due uomini seduti al tavolo da pranzo.

Gli agenti hanno quindi avviato un controllo accurato sia delle persone presenti che dell’appartamento, sospettando un piano ben architettato per nascondere la sua attività illecita: liberarsi della sostanza stupefacente lanciandola fuori dalla finestra ed usare una persona insospettabile per nascondere i guadagni della vendita. Infatti, la cognata della donna, incontrata poco prima sulle scale dai poliziotti, è stata trovata in possesso di un sacchetto di plastica con su scritto ‘Fumo nero 150’, contenente una “mazzetta” avvolta nella carta stagnola, contenente circa 1300 euro divisi in banconote di piccolo taglio.

Controllando accuratamente l’abitazione, dotato di mobilio e rifiniture di alto valore, lasciando intendere grossi guadagni provento di attività illecite, i poliziotti hanno notato un vero e proprio sistema di videosorveglianza, con una piccola telecamera posizionata nello stenditoio fuori dalla finestra della cucina, che non solo riprendeva l’ingresso del palazzo e tutta l’area sottostante, ma proiettava in diretta su un monitor posizionato in salone le immagini riprese, permettendo così alla 44enne di controllare in qualsiasi momento l’arrivo e di conseguenza un possibile controllo della Polizia.

Nella parete del salone, placcata in pietra, ha attirato l’attenzione una mattonella non stuccata, che, a una piccola pressione degli operatori, ha rivelato uno spazioso nascondiglio utilizzato sicuramente per nascondere la droga, che, al momento di bisogno, si richiudeva facilmente con un sistema di piccoli magneti posizionati tra la parete e la mattonella stessa.

La donna è stata così arrestata per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e accompagnata presso il carcere di Uta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La donna e gli altri presenti nello stabile sono stati tutti sanzionati per la violazione delle misure anti COVID-19.

Inoltre, considerato che l’appartamento è stato teatro non solo in questo episodio, ma anche nello scorso ottobre, di episodi di attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti, si è proceduto al sequestro dell’immobile.