Bus urbani e “corriere extraurbane” a numero chiuso per mantenere le distanze. Sono le regole dei trasporti ai tempi del coronavirus. I pullman Ctm possono ospitare a bordo circa 16- 18 passeggeri. E sono stati applicati gli adesivi per “eliminare” i posti che consentiranno di stare lontani: un bollino rosso con la scritta “non sederti qui”. Naturalmente si deve salire a bordo con regolare mascherina e ci sono regole precise per ingressi e uscite. Per il momento, con la quarantena in corso, si viaggia a metà servizio su disposizione della Regione.

Ma le grandi prove da affrontare saranno quelle del mare e, a settembre, del possibile ritorno a scuola. Ma già da lunedi a bordo dei bus dovrebbero esserci più utenti. “Ctm, come tutte le altre aziende di trasporto pubblico in Italia – spiega all’ANSA il presidente Roberto Porrà – sta ipotizzando alcuni possibili scenari, che andranno condivisi con la Regione e con i soci proprietari dell’azienda: Comune di Cagliari, Città metropolitana e Comune di Quartu Sant’Elena. Per poter programmare un servizio scolastico adeguato bisognerà capire se e come saranno modificati gli orari di ingresso e di uscita degli studenti.

Sicuramente il contingentamento dei mezzi è un problema per l’azienda che si presenterà anche prima della ripresa delle scuole, penso all’estate e al trasporto da e verso le spiagge, qualora venissero riaperte – prosegue Porrá – Adesso siamo concentrati sulla fase 2 e stiamo provvedendo alla comunicazione sui nostri mezzi degli obblighi per i passeggeri, cioè l’uso delle mascherine, anche di stoffa e delle modalità di utilizzo, il distanziamento dei passeggeri e i markers sui sedili da non utilizzare”. Intanto da lunedì, riparte il servizio dei parcheggi a pagamento sulle strisce blu, gestito da Parkar e sospeso durante i giorni più caldi dell’emergenza.

“Per i mezzi Arst – spiega il direttore dell’azienda trasporti della Regione Carlo Poledrini – a seconda del veicolo possono salire a bordo da 5 a 4 passeggeri. Mentre per la metropolitana la capienza massima è di 24 persone”. I segnali del cambiamento sono a terra, nelle stazioni Matteotti, Gottardo e Repubblica: segnaposti blu per mantenere le distanze. E a bordo? Cartellini sulle sedute da non utilizzare e vetrofanie che indicano la capienza massima. La prova della verità a settembre: tanti i pendolari che raggiungono le scuole della città dall’immediato circondario, Sestu, Sinnai, Settimo. Ma anche da più lontano.