“Non è accettabile quanto stabilito dalla direzione della Assl di Nuoro – attacca la parlamentare – Con un ordine di servizio al San Francesco, si cerca di colmare ritardi e inadeguatezze organizzative scaricandoli sul personale. Non si può istituire un reparto Covid o pre Covid, senza avere il personale e poi far ruotare i medici di altre specialità, come l’Oncologia, già sottodimensionata e che tratta pazienti in condizioni di salute delicatissime”. Mara Lapia, deputata del M5s, ha presentato un’interrogazione parlamentare circa la situazione degli oncologi dell’ospedale San Francesco di Nuoro che ruotano per la copertura dei turni nel reparto Covid o pre Covid insieme ai medici di altre specialità con i pazienti oncologici, categoria con condizioni di salute delicatissime, a rischio.

La direzione sanitaria, scrive inoltre la Lapia nell’interrogazione “aveva assicurato ai pazienti oncologici che il reparto Covid-19 sarebbe stato blindato dal resto dell’ospedale, sia in termini di spazi dedicati, con ingressi ed uscite separati, sia in termini di turnazione dei medici specialisti nei diversi reparti”, cosa che non sarebbe avvenuta. Il 23 aprile la comunicazione della direzione della Assl: “Una scelta avventata – accusa la deputata – del tutto inopportuna durante una grave pandemia, e che tiene in considerazione solamente l’aspetto organizzativo dell’ospedale nuorese, tralasciando la tutela della salute dei pazienti e del personale”.

La parlamentare Cinquestelle chiede inoltre chiede al ministro di inviare i propri ispettori per una accurata verifica. “Ci auguriamo – conclude Lapia – che Ats e Assl di Nuoro rivedano questo provvedimento e magari si occupino di riprendere l’attività ambulatoriale, le visite e i follow up per i pazienti oncologici, sospesi ormai da mesi”.